L’allattamento è il classico metodo di nutrizione con cui si alimenta il neonato e rappresenta il sistema di alimentazione fondamentale per tutti i lattanti durante un periodo variabile da qualche settimana a qualche mese; il latte materno, infatti, fornisce al neonato tutti i nutrienti che gli sono necessari come, per esempio, proteine, ferro, acidi grassi polinsaturi e altre sostanze bioattive e immunologiche. L’allattamento può essere naturale o artificiale.
L’allattamento naturale viene detto materno quando viene effettuato dalla madre del neonato, mentre viene detto mercenario se viene effettuato da una nutrice; il latte può essere somministrato al bambino tramite poppatoi e tettarelle.
Nei primi giorni di vita il neonato va allattato al seno molto spesso (solitamente ogni 2 ore) in modo da stimolare le mammelle e stabilire una produzione costante e abbondante di latte (la cosiddetta montata lattea, raggiunta tra la terza e la quinta giornata). Il liquido che viene assunto nei primi 4 giorni non è latte vero e proprio, ma colostro, ossia un insieme equilibrato di proteine, anticorpi e sali minerali che nei giorni successivi si modifica sino a diventare latte maturo.
Nelle prime settimane il bambino dovrebbe essere allattato ogni volta che lo richiede, diminuendo la periodicità man mano che passa il tempo (da una ogni 2-3 ore a una ogni 3-4 ore sino ad arrivare a 4 poppate al giorno dal sesto mese in avanti), mantenendo così attiva la produzione di latte.
L’allattamento artificiale è il comune metodo di alimentazione dei lattanti che viene impiegato nei casi in cui, per varie ragioni, non sia possibile ricorrere all’allattamento naturale. I preparati che vengono somministrati al neonato sono generalmente a base di latte vaccino o di latti vegetali opportunamente modificati.
In passato si è molto discusso sui presunti vantaggi di un metodo rispetto all’altro. La discussione sembra ormai completamente superata grazie alle osservazioni e ai dati riportati da analisi mediche che sottolineano il sostanziale vantaggio dell’allattamento naturale sia per ciò che concerne le caratteristiche del latte, sia per un semplice fatto di comodità; inoltre per la donna l’allattamento rappresenta un valido stimolo per l’intero organismo e per una normalizzazione del sistema endocrino.
Nei casi in cui si renda necessario sopperire all’insufficienza del latte materno si assiste alla commistione dei due metodi.
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