Repubblica popolare dell’Asia orientale, confina a nord con la Russia e la Mongolia, a nord-est con la Corea del Nord, a sud con il Vietnam, il Pakistan, l’Afghanistan, a nord-ovest con il Kazakistan, il Kirghizistan e il Tagikistan. A est e a sud-est si affaccia sul Mar Giallo, sul Mar Cinese orientale e sul Mar Cinese meridionale.
Il territorio cinese è per la maggior parte montuoso: le principali catene (Himalaya, Kunlun, Tien Shan, Altaj) comprendono le cime più alte del mondo (Everest, 8.872 m), collocate nella regione dell’altopiano del Tibet (detto per questo “tetto del mondo”). I principali fiumi cinesi sono lo Huang He (Fiume Giallo) e lo Yangtze Kiang (Fiume Azzurro), nelle cui valli vengono prodotte le colture principali del Paese, il riso e il tè. Va inoltre ricordato il Grande Canale, o Canale Imperiale, che collega Pechino a Hangzhou. Le coste sono nella parte settentrionale prevalentemente basse e sabbiose, nella parte sudorientale invece alte e rocciose, fittamente articolate in golfi e insenature, fronteggiate da numerosissime isole e isolotti (tra cui Taiwan).
La capitale della Cina è Pechino. Shanghai, la città più popolosa del mondo (circa 14 milioni di abitanti) è invece il centro economico del Paese, che in totale conta più di 1 miliardo di abitanti (è il Paese più popoloso del mondo).
L’economia della Cina è sostanzialmente un’economia di mercato che si sta espandendo in tutti i settori, attualmente ha superato gli Stati Uniti come prodotto interno lordo, anche se resta ancora in posizione secondaria come prodotto interno lordo pro-capite.
L’agricoltura, che occupa ancora circa due terzi della popolazione e si estende per oltre 100 milioni di ettari, produce un sesto dell’intera produzione agricola mondiale. La gamma dei prodotti, data la varietà del territorio, è pressoché completa e raggiunge spesso quantitativi ingenti. Le regioni tradizionalmente agricole sono quelle della Cina orientale e meridionale; in queste ultime predomina la risicoltura (circa il 45% della produzione cerealicola), in alcune zone con due raccolti annui. Numerose sono le colture tropicali, quali canna da zucchero, ananas e agrumi. La Manciuria, oltre a produrre cereali, è specializzata nella coltura della soia e della barbabietola da zucchero. La Cina è il terzo produttore mondiale di soia (soprattutto nel nord-est), consumata anche come legume, ma si producono anche arachidi (Shandong), sesamo (vallata dello Yangtze Kiang), colza, girasole, ricino ecc. Primo produttore mondiale di tabacco, è al secondo posto per la produzione di tè, la bevanda nazionale più diffusa. In espansione è la frutticoltura e la produzione di prodotti orticoli e di legumi. Non trascurabili sono anche le piante tessili; notevole infatti è la produzione di cotone a nord dello Yangtze Kiang. Si coltivano inoltre la iuta, il ramiè, la canapa e il lino. Lo sfruttamento agricolo ha praticamente esaurito le risorse forestali. L’attività zootecnica pone nuovamente la Cina tra i primi posti della graduatoria mondiale. I distretti agricoli non si prestano all’allevamento di bovini, ma numerosi sono tuttora i bufali allevati per essere adibiti ai lavori dei campi. Più frequente è l’allevamento di suini e degli animali da cortile. Nelle regioni più aride si effettua un allevamento estensivo di ovini e caprini; numerosi i cammelli, mentre nelle zone montuose ancora largamente impiegato è lo yak. Nelle zone agricole dove ancora intensa è la gelsicoltura si alleva il baco da seta, antichissima e pregiata attività cinese; la Cina vanta il primato mondiale per produzione di seta.
La Cina è particolarmente ricca di minerali, anche se lo sfruttamento delle risorse minerarie è tuttora parziale. Si stima che la produzione di energia elettrica sia per il 75% di origine termica, nonostante l’enorme potenziale idroelettrico, in particolare della regione del Tibet. L’industria occupa solo il 15% della popolazione, ma concorre per circa la metà al reddito nazionale (metallurgia e siderurgia, chimica, petrolchimica, tessile, alimentare; notevoli anche l’industria cartaria, della produzione di biciclette e delle macchine per cucire).
La moneta è lo yuan renminbi; la lingua ufficiale è il cinese standard. Quasi metà della popolazione non segue un credo religioso; fra i culti più diffusi nella popolazione praticante vi sono quelli delle religioni popolari cinesi, il buddismo e il cristianesimo.
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