Diversamente da quanto osservato in microeconomia, in macroeconomia il circuito economico non prende in considerazione soltanto due operatori (imprese e famiglie), ma anche altre figure, come si può osservare dallo schema di seguito riportato:
Si sono quindi aggiunti altri tre operatori: settore estero, sistema bancario e Pubblica Amministrazione.
Il settore estero influisce sul circuito economico attraverso importazioni (immissioni di beni e servizi esteri sul mercato nazionale) ed esportazioni (vendita di beni e servizi all’estero), mentre il sistema bancario è il principale intermediatore finanziario fra i risparmiatori e le imprese (le banche, infatti, raccolgono il denaro dai primi e lo mettono a disposizione delle seconde sotto forma di finanziamenti).
La Pubblica Amministrazione ha un ruolo fondamentale in macroeconomia in quanto è in grado di influenzare le forze del mercato attraverso due importantissime politiche economiche: quella monetaria e quella fiscale.
La politica monetaria compete alla Banca centrale che, manovrando alcune variabili monetarie (tasso di interesse e quantità di moneta circolante) è in grado di condizionare le forze di mercato allo scopo di raggiungere determinati obiettivi (occupazione, sviluppo ecc.).
La politica fiscale compete invece al governo centrale del Paese che può agire, attraverso l’emissione di leggi, sulla quantità di spesa pubblica e sull’ammontare dei prelievi fiscali a carico delle imprese e dei cittadini. La politica fiscale influenza il circuito economico attraverso le manovre fiscali che vanno ad agire, più o meno pesantemente, sul livello dei consumi, sul tasso di inflazione, sul tasso di disoccupazione ecc.
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