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Rutacee

Le Rutacee sono una famiglia di piante Dicotiledoni a distribuzione prevalentemente tropicale e subtropicale. I rappresentanti più noti della famiglia sono gli agrumi (genere Citrus), ritenuti derivati da tre specie, il pomelo (il più antico agrume coltivato dall’uomo), il cedro e il mandarino.

L’arancio raggiunge i 10 m di altezza. È una pianta sempreverde, originaria della Cina e del Giappone. Produce frutti (le arance) in varietà amara, dolce e sanguigna. Viene coltivato in molte aree del Mediterraneo (Spagna, Grecia e Italia, dove gli aranceti da secoli caratterizzano il paesaggio dell’isola di Sicilia) nelle quali è stato diffuso dapprima dagli arabi (XIV sec.) e in seguito dai mercanti genovesi. Le varietà rosse con semi stanno scomparendo a vantaggio di quelle senza semi (tarocchi). La raccolta va da ottobre (navelina) a luglio (valencia) a seconda delle varietà.

Il mandarino è un arbusto sempreverde originario della Cina che produce gli omonimi frutti, simili alle arance, ma più piccoli e dolci. Comparve in occidente solo all’inizio del XIX sec., ma la coltivazione a scopo alimentare iniziò verso la fine del secolo in Algeria e in Sicilia. Come tutti gli agrumi, il mandarino è ricco di vitamina C. La buccia è utilizzata anche nella produzione di liquori. In Italia si coltiva in Calabria e in Sicilia, ma attualmente la sua importanza è stata sminuita dall’ingresso sul mercato del mandarancio, ormai, dopo l’arancio, l’agrume più prodotto in Italia, noto anche con l’altro nome di clementina. È un ibrido naturale proveniente dalla Tunisia. Esiste una varietà a succo rosso, frutto dell’incrocio con l’arancio tarocco.

Il limone è un albero sempreverde caratterizzato da foglie ovali, fiori bianchi profumati, frutti gialli con buccia rugosa ricca di oli essenziali utilizzati in profumeria e liquoreria. Il succo del frutto omonimo, ricco di acido citrico e vitamina C, è usato come astringente, antiscorbutico e dissetante. È il terzo agrume più prodotto in Italia (dopo arancio e mandarancio); i limoni fruttificano dopo quattro o cinque anni in quantità crescente fino al quindicesimo anno (ma esistono esemplari di ottant’anni).

Il cedro è un albero che può raggiungere i 4-8 metri di altezza, è sempreverde e latifoglia, di origine persiana, da non confondere con le omonime Gimnosperme (cedro del Libano, cedro dell’Atlante). Il frutto può arrivare al chilogrammo di peso; in Italia si coltiva soprattutto in Calabria e viene raccolto da ottobre a dicembre. Dalla scorza (ricca di limonene e usata come dolce candito) si ottiene l’essenza di cedro, usata in profumeria, liquoreria, medicina. Il succo del frutto è usato come bevanda dissetante.

Il chinotto è un albero che raggiunge al massimo i 3 metri, con rami spesso diritti con ramificazioni brevi e compatte. Il frutto è simile a una piccola arancia, con un caratteristico sapore amarognolo; con il chinotto si preparano bevande analcoliche, gassate, colorate in genere con caramello (da cui il colore scuro).

Il pompelmo è un albero sempreverde alto dai 5 ai 15 metri, dai frutti simili al limone, ma più grandi, di sapore amaro. Originario dell’India, in Italia è coltivato soprattutto in Sicilia. Il pompelmo rosato è una varietà ottenuta agli inizi degli anni ’90 negli Stati Uniti trattando le gemme con irradiazioni di cobalto. Il frutto è ricco di vitamina C, di vitamina A (le varietà rosate) e di fibre.

Il bergamotto è un agrume originario della Persia. In Italia viene coltivato nelle regioni mediterranee e soprattutto sulla costa ionica della Calabria. Somigliante all’albero dell’arancio, ha tronco liscio, altezza di circa 3 metri, rami con foglie ovali, perenni e lucide e piccoli fiori bianchi. Produce frutti di forma sferica dalla polpa verdognola (succosa e dal sapore agrodolce) e dalla buccia gialla e liscia, contenente oli essenziali che vengono estratti per la preparazione di profumi, liquori e canditi.

Rutacea non appartenente al genere Citrus è il kumquat che dà un omonimo frutto commestibile. Il kumquat è noto anche come arancino cinese o mandarino del Giappone e viene coltivato anche a scopo ornamentale. Viste le dimensioni (due cm di diametro), il kumquat è un frutto che si mangia intero; ha proprietà digestive.

Altra Rutacea non appartenente al genere Citrus, che dà il nome alla famiglia, è la ruta comune, pianta spontanea usata per aromatizzare la birra e in medicina per le sue proprietà tossicologiche.

ruta

 

Manuale di cultura generale – Botanica – Rutacee – Continua

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