I virus (il termine deriva dal latino e significa tossina, veleno) possono avere svariate forme (sferica, filamentosa, poliedrica) e i più semplici sono costituiti da un’unica molecola di acido nucleico racchiusa da un involucro proteico. Sono parassiti obbligati.
Normalmente i virus sono fortemente specie e tessuto specifici (la replicazione virale si svolge cioè preferenzialmente in un organo o apparato di esemplari di una specie); soltanto pochi virus causano malattie sia nell’uomo che in alcuni animali, mentre sono pochissimi quelli in grado di infettare sia animali che vegetali.
Le dimensioni dei virus variano da poche decine a poche centinaia di nanometri (milionesimi di centimetro); per questo motivo non sono visibili al microscopio ottico, ma solo a quello elettronico.
Nell’uomo causano malattie come AIDS, epatite, herpes, mononucleosi, morbillo, parotite, poliomielite, rosolia, vaiolo, varicella, alcuni tipi di tumori ecc. Negli animali provocano la rabbia, l’afta epizootica e il colera suino. Tra i virus vegetali, che colpiscono le piante, il più noto è l’agente del mosaico del tabacco (il primo virus scoperto alla fine del XIX sec.).
Ancora più semplici dei virus sono i prioni, glicoproteine prive di materiale genetico e costituite da una sola molecola; furono scoperti negli anni ‘70 del XX sec. da Prusiner, dopo la morte di un suo paziente per la malattia di Creutzfeldt-Jakob. Il prione può resistere a temperature elevate, fino a 360 °C. Nell’uomo è responsabile delle encefalopatie spongiformi.
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