L’universo è definito come il complesso di tutto lo spazio con ciò che contiene con particolare riferimento ai corpi celesti.
Esistono due teorie sulla nascita dell’universo, entrambe formulate nel corso del XX sec.: la prima, detta teoria dello stato stazionario, fu proposta da tre studiosi inglesi, Gold, Bondi e Hoyle, agli inizi degli anni ’50. Secondo questa ipotesi, non è possibile identificare l’istante in cui l’universo ha avuto origine, in quanto quest’ultimo è sempre esistito e si evolverebbe con la creazione di materia per mantenere costante la sua densità media, essendo in continua espansione nello spazio.
La teoria oggi più accreditata è tuttavia la seconda, detta del big bang, secondo la quale circa quindici miliardi di anni fa l’universo ha cominciato a espandersi dopo un istante zero (quello appunto della grande esplosione o big bang). Negli attimi successivi al big bang, in seguito al raffreddamento dovuto all’espansione, si formarono le particelle elementari (protoni, elettroni e neutroni). Solo dopo un periodo di tempo enorme (600.000 anni) si ebbe la formazione dei primi atomi di idrogeno, dando origine alla materia, che si cominciò a distinguere dalla radiazione. Quest’ultima continuò a diminuire e, secondo la teoria, la radiazione fossile rilevata nel 1965 da Wilson è ciò che rimane del big bang iniziale. La radiazione fossile (o radiazione di fondo) sarebbe quindi un indizio a favore della teoria del big bang, mentre non verrebbe giustificata dalla teoria dello stato stazionario.
Indice materie – Astronomia – L’universo