Il trucco dei grandi numeri è una generalizzazione del trucco delle percentuali relative; in quest’ultimo si sceglie come informazione da passare al ricevente la percentuale più grande, in genere quella relativa, perché numericamente maggiore di quella assoluta (quindi l’effetto psicologico è più forte). Per esempio “il farmaco X ha ridotto del 30% il rischio di metastasi al polmone”; analizzando il dato assoluto, si scopre che il rischio è sceso dal 10% al 7%, interessante, ma non certo da premio Nobel, soprattutto se il farmaco in questione ha grossi effetti collaterali. Però parlare di una riduzione del 30% (relativa) è molto più d’impatto rispetto a dire che la riduzione è stata del 3% (assoluta). In altri ambiti non si lavora solo con le percentuali, ma anche con i numeri in valore assoluto. Il politico, per esempio, ci dirà che il bonus per una certa categoria di lavoratori sarà di 400 euro annui, perché “400” è sicuramente meglio che dire “un circa 2%” sulla retribuzione. Analogamente, si tende a parlare sempre di importi lordi perché “più grandi” di quelli netti.
Morale: occorre sempre capire l’impatto reale del numero che ci viene passato, a prescindere dalla forma con cui avviene il passaggio!