L’intelligenza matematica è la capacità di gestire i numeri e l’aspetto quantitativo della realtà. Non è corretto parlare di intelligenza logico-matematica perché la logica è una dimensione distinta dell’intelligenza: spesso chi ha una buona intelligenza logica ha anche una buona intelligenza matematica (e viceversa), ma l’una non è condizione né sufficiente né necessaria per l’altra. Il contrario del concetto di intelligenza matematica è l’innumerismo. La prima volta che ho trovato il termine innumerismo è stato su una rivista francese (innumérisme); indica una componente, forse la più importante, dell’analfabetismo razionale:
l’innumerismo è la non padronanza dei numeri, delle operazioni aritmetiche e delle loro relazioni con il mondo.
La definizione è del matematico francese Jean-Pierre Demailly ed è pienamente condivisibile.
I quiz televisivi mostrano che ci sono molti laureati che non sanno le tabelline o che non sanno dividere per due un numero di due o tre cifre.
Le cause dell’innumerismo (e quindi della scarsa intelligenza matematica) sono da ricercarsi nella formazione non scientifica dei nostri docenti delle scuole medie (in Francia, per esempio, circa il 75% di essi ha una formazione umanistica), docenti che poi tendono a minimizzare l’impatto dei numeri sulla realtà.
Purtroppo i danni dell’innumerismo sono enormi, sia sul piano individuale sia sul piano sociale. Chiunque tenti di evitare i numeri nella propria vita e nel proprio lavoro, alla fine sceglie soluzioni non ottimali e approssimative che sono sempre penalizzanti. Alcuni banali esempi (ma invito il lettore a guardarsi intorno: ne troverà da sé tantissimi altri).
Tizio ha la passione della cucina, ma adatta tutte le ricette un po’ a caso perché non sa come fare a passare dalle quantità degli ingredienti per 6 persone a quelle per 4 (la sua famiglia). Risultato: molti piatti sono appena mangiabili.
Caio fa il parrucchiere, ma non sa come mischiare i componenti di una tinta (se si usano 90 g del colore A si devono usare 50 g del fissante B); all’inizio prova a caso, ma spesso la cliente, anziché bionda, esce rossa; poi decide di usare sempre la soluzione standard (90-50) e di buttare quello che avanza, con ovvio spreco.
Ieri sera Sempronio ha trovato i programmi (gratuiti) in rete per preparare la maratona, ma si perde nelle conversioni: lui ha un tempo di 42’50” sui 10 km, come fa a sapere qual è il suo ritmo gara? No, troppo difficile, meglio continuare a pagare il suo allenatore personale, in fondo vuole solo 30 euro al mese!
Ovviamente le cose diventano più drammatiche quando le persone devono esaminare proposte di mutui, investimenti ecc. Alla fine, annegando in quei numeri, “si fidano” e spesso vengono ingannate.
L’innumerismo è anche la causa principale della ludopatia che chi non ha una mentalità scientifica continua a vedere come una malattia, non capendo che chiunque abbia confidenza con i numeri capisce istantaneamente che giocare al Gratta&Vinci o al Lotto è un modo indiretto di darsi dello stupido perché si accetta un gioco dove si hanno più probabilità di perdere soldi che di guadagnarne.
Intelligenza matematica: i test
Ora due test. Non proseguite la lettura, ma provate a risolvere in 10″ al massimo questi due test.
- Dividete 176 per 2
- Moltiplicate 18 per 29.
Se non ne avete risolto nemmeno uno, siete affetti da innumerismo. Se avete risolto solo il primo, siete appena sufficienti.
Le soluzioni
La prima è ovviamente 88, la seconda è 522; come è possibile ottenerla in soli 10 secondi? Semplice, chi sa gestire i numeri e le normali operazioni aritmetiche fa 18×30 e poi toglie 18: 18×30 fa 540 (18×3 fa 54, per 10 fa 540), 540 meno 18 fa appunto 522.

L’intelligenza matematica è scadente dove non viene promossa una cultura scientifica di base per tutti
La matematica dimenticata
Nel Manuale di cultura generale la matematica è una delle materie più importanti. Nell’introduzione alla materia si spiega perché la matematica sia invisa a molti.
- Esistono concetti e addirittura settori della materia che non entrano nella vita di tutti i giorni, ma sono specificamente studiati dagli addetti ai lavori. Per esempio, il teorema di Talete ci dice che “segmenti compresi fra rette parallele tagliate da due trasversali formano due classi di grandezze proporzionali”. Si tratta di uno dei teoremi fondamentali della geometria che serve per dedurne altri, ma è veramente lontano dalla realtà pratica.
- Nella trattazione didattica della materia i matematici mischiano le dimostrazioni agli enunciati; a volte capita che a enunciati molto semplici corrispondano dimostrazioni veramente complesse che disincentivano dallo studio della materia. Va da sé che chi non insegna matematica per professione tende a ricordare facilmente gli enunciati, ma non ha nessun senso che gli venga richiesta la dimostrazione!
Nel nostro corso di matematica questi due problemi sono appositamente evitati e le lezioni sono pratiche ed essenziali. Mettetevi alla prova con i nostri test di matematica (questo il primo) per valutare la vostra intelligenza matematica.
Molti potranno pensare che la matematica c’entri poco con la vita reale. Bene, supponiamo che si abbia questo pratico, ma banale problema: Caio ha sempre fatto un’ottima torta per 4 persone con la sua forma da 20 cm di diametro; domani ha ben 7 persone a cena e vorrebbe fare la torta per 8 persone. Certo, basta raddoppiare gli ingredienti, ma la sua vecchia forma non va più bene, deve acquistarne un’altra della stessa altezza, ma più grande. Ma di che diametro deve acquistarla? Cosa fa? Va per tentativi con il rischio di sbagliare o con un banale calcolo sa subito la risposta?*
Ancora più concreti. Il consulente di un’azienda vuole convincere i titolari che nell’ultimo anno hanno perso il 20% del valore a non vendere; presenta un mare di carte e di proposte, ma i titolari hanno ben presente di quanto deve rivalutarsi l’azienda nel prossimo anno per tornare al valore di due anni prima?**
Insomma, gli esempi si sprecano e chi non sa gestire i numeri finirà sempre con il cadere nell’innumerismo, ragionando sempre qualitativamente con il rischio di non capire l’importanza di molti fattori, sovra- o sottostimati perché non collegati a un numero, ma gestiti solo in base a sensazioni o, peggio, a emozioni.
Parafrasando Alberto Manzi***, “non è mai troppo tardi per riconciliarsi con la matematica“. L’intelligenza matematica non è un optional.
* La risposta: deve acquistarne una di 28 cm. L’area della base deve essere il doppio, cioè: x2*3,14=2*202*3,14 -> x2=400 -> x la radice quadrata di 800.
** 25%. Dopo il primo anno l’azienda vale 80, quindi per tornare a 100 deve rivalutarsi di 20 che è un 25% di 80.
*** Alberto Manzi è stato un docente, pedagogista, personaggio televisivo e scrittore italiano, noto soprattutto per aver condotto la fortunatissima trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi”, messa in onda sulla RAI fra il 1960 e il 1968.