La distorsione è uno degli aspetti più odiosi di un dialogo partito male. Consiste nel distorcere la posizione della controparte per portarsi su un terreno favorevole. Mentre nella traslazione dello scenario si sposta il discorso su altri campi, nella distorsione si fa “dire all’altro” qualcosa di sostanzialmente inesatto. Dalla mia esperienza nei social network, la distorsione è molto comune ed è tipica di chi non accetta un serio confronto. Tizio dice a Caio: “fare sport è importante per la salute”; Caio, sedentario incallito, risponde con un: “assurdo, ci sono tantissime persone che non fanno sport e sono sanissime”. Inizialmente, la risposta di Caio può sembrare degna di attenzione, ma sarebbe un errore gravissimo partire da lì perché Caio ha spostato il discorso, distorcendo la frase di Tizio: ha trasformato la frase di Tizio che esprime una condizione facilitante (lo sport aiuta la salute) in una frase che esprime una condizione necessaria (lo sport è necessario per avere una buona salute); Caio avrebbe potuto anche distorcere la frase di Tizio in altro modo: “assurdo, ci sono persone che fanno sport e si ammalano di tumore”, distorcendo da condizione facilitante in condizione sufficiente per una buona salute.
Di solito la distorsione passa proprio attraverso un “allargamento” del nostro discorso a situazioni che sono facilmente contestabili. Se io dico a Caio: “mi sembra che tu non ti sia comportato bene perché ecc.” e Caio risponde “non sono un mostro! Ecc.”, è partito subito con una distorsione, trasformando un semplice appunto in un’accusa gravissima.

La distorsione del dialogo può essere un tentativo di difesa di chi non ha armi razionali per difendersi
Come difendersi dalla distorsione? Quando una persona ripete la nostra posizione distorcendola e poi parte con la contestazione della posizione distorta, è necessario bloccarla subito: “E chi ha mai detto che ecc.?”.
Far notare l’errore di distorsione è il modo più semplice di spiazzare la disonestà intellettuale dell’interlocutore.