Proviamo a rispondere a una domanda che curiosamente mi viene posta spesso: come è possibile che due fratelli siano diversi, abbiano caratteri e percorsi di vita molto differenti?
La risposta è molto complessa e diversificata tanto da limitarsi a elencare situazioni che possono originare la differenza, lasciando al lettore l’applicazione al caso particolare. Vediamo quindi le cause più comuni.
La genetica – Sicuramente conta perché le caratteristiche che vengono ereditate dai genitori e dai nonni possono essere decisamente diverse in A e B, i due fratelli. In genere si è propensi a considerare caratteri ereditari di tipo fisico, come il colore degli occhi, dei capelli o certe malattie. Per i tratti psicologici la questione è ancora dibattuta perché non si capisce se una certa caratteristica sia stata ereditata geneticamente dai genitori o se è conseguenza del fatto che questi hanno “condizionato” il figlio con un’educazione simile alla loro (un errore comune dei genitori è “educare i figli come loro sono stati educati” senza tener conto che i tempi sono cambiati). Probabilmente la verità sta nel mezzo e consiste nella trasmissione per via genetica di quei tratti della psicologia che sono talmente marcati da essere difficilmente modificabili con l’educazione o con scelte personali; si tratta cioè di tratti borderline, sicuramente al di fuori del concetto di “normalità”.
L’attaccamento al genitore – Ovviamente A può “attaccarsi” a un genitore e B a un altro. Il termine “attaccarsi” è gergale e indica l’emulazione e la vicinanza affettiva; indica quale dei due genitori ha avuto un maggior “peso” nell’educazione del figlio (fino al caso limite in cui un genitore è completamente assente, delegando l’educazione al coniuge). Se i due genitori sono molto diversi ecco che anche A e B saranno diversi. I genitori trasmettono ai figli interessi, aspettative, paure ecc., sostanzialmente una visione del mondo che può essere molto diversa se A è influenzato dalla madre e B dal padre, con i due genitori decisamente poco simili. Anche per questo motivo la compatibilità della coppia è garanzia di una maggiore stabilità nell’educazione dei figli.
La preferenza – Soprattutto se i fratelli sono di sesso diverso, è possibile che un genitore abbia preferenze per uno dei due, un errore gravissimo. Per “preferenza” non significa solo una predilezione, ma anche semplicemente maggiori risorse dedicate al figlio, in quanto ritenuto bisognoso di più attenzioni. A volte la preferenza non è immediata, ma (per esempio nei figli di ugual sesso) nasce nel tempo, con A come esempio da additare continuamente a B. Ovvio che le reazioni dei figli possano portare a caratteri completamente diversi.
Il periodo – Il periodo dell’educazione è un fattore troppo sottovalutato. Se A e B sono stati educati in periodi decisamente diversi nella vita di coppia dei loro genitori, è ovvio che possano avere avuto attenzioni educative decisamente diverse. La locuzione “attenzioni educative” non deve intendersi solo al negativo. Non vuol dire che necessariamente chi è trascurato abbia un carattere più difficile, anzi, a volte capita proprio il contrario: chi riceve maggiori attenzioni le elabora in modo tale da avere maggiori problemi esistenziali (per esempio reagisce meno bene alle avversità); ovviamente capita anche il fatto che i problemi nascano da una scarsa attenzione educativa. Questo punto indica solo che momenti diversi (età, armonia fra la coppia, condizioni economiche, tempo a disposizione ecc.) nell’educazione dei figli possono facilmente spiegare differenze fra A e B. Questo punto non si applica ovviamente ai gemelli.
Le figure educative – I nonni, ma anche le figure educative che la società fornisce ai genitori (stiamo parlando del periodo che va dall’infanzia fino all’adolescenza), sono spesso responsabili della nascita di una coppia di fratelli diversi. Per questo ogni genitore dovrebbe attentamente riflettere sul delegare ad altri l’educazione dei propri figli. Questa delega non deve essere in bianco, ma attentamente controllata nei risultati. Questo punto si nota facilmente quando per esempio A e B hanno un diverso approccio linguistico, il primo segnale che ci sono state interferenze esterne che, come al punto precedente, non è detto siano negative; anzi in molti casi, un’educazione esterna può sortire risultati migliori di quella affidata alla coppia genitoriale!

Come è possibile che a volte due fratelli siano diversi e abbiano caratteri e percorsi di vita molto differenti?
Gli amici – Dall’adolescenza in poi il ragazzo è in grado (magari sbagliando, ma consapevole della scelta) di selezionare le persone cui dare credito al di fuori della famiglia. Che siano amici, le prime esperienze amorose o qualche confidente spirituale poco importa. Se A e B hanno punti di riferimento diversi, ecco che diventeranno fratelli diversi.
Il distacco – Un momento molto importante della vita di un adolescente che diventa adulto è il distacco dai genitori. A seconda di come si attua il distacco, A e B possono risultare psicologicamente molto differenti e quindi diventare fratelli diversi. Tralasciamo il caso in cui i genitori vogliano negare il distacco (i genitori padroni) continuando a intervenire sulla vita dei figli con ordini, anziché con consigli e con il dialogo. Evidentemente questo peso può generare effetti molto diversi su A e su B se questi non hanno la stessa “forza di carattere” derivante dai punti precedenti. Consideriamo solo il caso di genitori che a parole accettano il distacco, ma nei fatti non riescono ad attuarlo. Purtroppo solo pochi genitori che amano i loro figli ci riescono. Se non ci credete, provate a verificare come molti genitori controllino con il cellulare la vita dei loro figli (Hai mangiato? Ti sei svegliato? Com’è il tempo lì al lago?); loro dicono che lo fanno naturalmente, per amore, ma in realtà non vogliono lasciarli andare. La reazione a un mancato distacco (anche nel caso di un comportamento oppressivo, ma dolce dei genitori) genera strade diverse. Nei casi più estremi, A può diventare completamente inibito, un mammone. mentre B può reagire, emanciparsi e addirittura lasciare la famiglia.
La scelta personale – I fattori precedenti contano molto, ma vengono poi corretti dalle scelte personali; il ragazzo si costruisce una sua visione del mondo che deriva non solo dalle sue elaborazioni razionali e sentimentali della realtà, ma anche dalle sue esperienze (lavoro, affetti ecc.). Purtroppo molti cliché formatisi a causa dei punti precedenti diventeranno dei must, dei macigni che il ragazzo non vorrà mettere in discussione, predisponendosi a una staticità della personalità che in un soggetto non ancora del tutto adulto non è certo positiva. In sostanza, le personalità critiche si formano proprio in questo momento e si consolidano sempre più, a meno che non vengano messe coscientemente in discussione.