La yucca è una pianta erbcea succulenta; il genere Yucca appartiene alla famiglia delle Asparagacee. La yucca è originaria delle zone a clima tropicale secco (Arizona, California, Nevada, Utah, Caraibi, Messico ecc.). Il genere Yucca comprende alcune decine di specie che possono raggiungere anche i 20 m di altezza. Le piante appartenenti a tale genere sono fra quelle più usate come piante da appartamento.
Una delle specie più conosciute è la Yucca brevifolia nota anche come yucca di Mojave o albero di Giosuè (il celeberrimo Joshua Tree); quest’ultimo curioso appellativo fu dato a questa pianta da dei coloni mormoni che stavano attraversando il deserto del Mojave durante la metà del XIX secolo. La forma di questo tipo di yucca ricordò ai coloni una storia dell’Antico Testamento in cui Giosuè (Joshua per gli anglofoni) alzava le braccia al cielo per dire una preghiera. La Yucca brevifolia è una pianta piuttosto longeva, vive infatti circa 500 anni.
Fra le specie principali diffuse nelle nostre zone ricordiamo la Yucca aloifolia (originaria dell’America del Sud e delle Indie occidentali) e la Yucca elephantipes (originaria del Messico e del Guatemala e nota anche come Yucca guatemalensis). Vi sono poi altre specie meno diffuse nei nostri giardini, ma che vale la pena ricordare in quanto particolarmente belle e spettacolari, la prima è la già citata brevifolia, una pianta imponente e particolarmente longeva, mentre la seconda è la Yucca rostrata, originaria del Messico e del Texas.
Nota – In lingua italiana è usato, anche se molto raramente, il termine iucca.

Esemplari di Yucca brevifolia (Joshua Tree) nel Joshua Tree National Park, California, USA.
Yucca – Coltivazione
Esposizione – Le piante yucca sono molto utilizzate sia in giardino che in appartamento. Dovrebbero venir coltivate in zone luminose, ma possibilmente evitando fonti di calore dirette e la diretta luce solare. Sono piante che si adattano molto bene anche nel caso di condizioni di coltivazione non ottimali. Molte specie di yucca vengono coltivate negli appartamenti, ma alcune di esse hanno una notevole resistenza anche a bassissime temperature e conseguentemente possono essere tranquillamente coltivate in giardino.
Prediligendo temperature mediamente fresche, nei mesi estivi le yucca dovrebbero venir posizionate in zone semi-ombreggiate e ben aerate, mentre nel corso del periodo invernale la loro chioma dovrebbe essere vaporizzata di frequente con acqua demineralizzata.
Terreno – Le piante yucca dovrebbero essere coltivate in terriccio universale bilanciato e ben drenato; per un miglior drenaggio si può aggiungere al terriccio un buon quantitativo di sabbia oppure di lapillo. Per quelle in vaso, ogni tre o quattro anni circa si dovrebbe procedere al loro rinvasamento.
Annaffiatura – Durante il periodo vegetativo, ovvero dal mese di marzo a quello di ottobre, l’annaffiatura deve essere abbondante; è necessario, tra un’irrigazione e l’altra, attendere che il terreno sia ben asciugato. Quando le temperature iniziano a decrescere le annaffiature devono essere diradate; nei mesi invernali l’annaffiatura deve essere sporadica.
Moltiplicazione e impianto – Per la moltiplicazione della pianta, tramite talea con pezzetti di tronco, si proceda nel modo seguente: nel periodo primavera-estate si deve togliere la yucca dal vaso e prendere diversi pezzetti di tronco le cui lunghezze possono essere variabili, ma non inferiori ai 10 cm. Dopo aver trattato i pezzetti di tronco con degli ormoni rizogeni (altrimenti detti ormoni radicanti, si trovano facilmente in commercio sotto forma di polvere), si dovranno piantare in una composta fatta di terriccio e sabbia in parti uguali.
Poiché gli ormoni radicanti sono sostanze molto tossiche se ingerite, occorre tenere lontani animali domestici e bambini durante l’operazione e posizionare i vasetti con le talee lontano dalla loro portata. A questo punto i pezzetti dovranno essere interrati in modo che, pur restando eretti, non arrivino a toccare il fondo del vaso. Terminata questa operazione è necessario ricoprire il vaso con un telo di plastica trasparente e posizionarlo in luogo luminoso, ma senza che sia colpito dalla luce solare diretta.
La temperatura ideale si aggira sui 25 °C. Per evitare il contatto della plastica con la talea si possono utilizzare dei piccoli bastoncini di legno che saranno piantati nel terriccio. L’involucro dovrà essere aperto quotidianamente affinché si possa controllare che il terriccio sia sempre umido; è bene in questa occasione rimuovere la condensa che man mano si sarà depositata sulla plastica. Il primo germoglio dovrebbe comparire nel giro di un mese; ciò significa che la talea ha radicato; è ora possibile togliere la copertura in plastica e coltivare la piccola piantina alla stregua di una pianta adulta trapiantandola in un vaso di maggiori dimensioni e utilizzando lo stesso terriccio che si usa per le piante più mature.

La yucca è una delle piante ornamentali più conosciute, sia per esterni, in piena terra (dove le condizioni climatiche lo consentono) sia per interni, in vaso.
L’operazione di moltiplicazione può essere effettuata anche tramite il prelievo di germogli basali; se si sceglie questa modalità è necessario agire all’inizio della stagione primaverile. Si devono prelevare germogli che abbiamo almeno quattro foglie e che abbiano una lunghezza variabile tra i 15 e i 20 cm circa; questi vanno piantati nello stesso mix indicato precedentemente per i pezzetti di tronco; anche resto della procedura è identico.
Concimazione – Nel periodo vegetativo è buona norma utilizzare ogni due-tre settimane del concime specifico per le piante verdi che potrà essere mescolato con l’acqua utilizzata per le annaffiature. È preferibile utilizzare una tipologia di concime ad alto tenore di azoto che favorisce lo sviluppo delle parti verdi. Oltre ad azoto, fosforo e potassio, il concime dovrebbe contenere anche ferro, manganese, rame, zinco, boro e molibdeno.
Potatura – Per quanto concerne la potatura c’è da dire che la yucca è una pianta che solitamente non deve essere potata; si dovranno però eliminare man mano le foglie secche per far sì che non diventino veicolo di malattie parassitarie.
Malattie – Uno dei parassiti più temuti dalla yucca è la cocciniglia. Per togliere le cocciniglie si può utilizzare un batuffolo di cotone imbevuto di alcol oppure, in particolar modo se la pianta è di notevoli dimensioni, si può ricorrere ad acqua e sapone neutro rimuovendo molto delicatamente tutti i parassiti presenti. Dopo l’opera di disinfezione si deve risciacquare la pianta molto accuratamente per rimuovere tutto il sapone rimasto. Le piante di yucca particolarmente grandi piantate esternamente possono essere disinfettate con appositi prodotti antiparassitari reperibili in tutti i negozi specializzati.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, yucca ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Yucca brevifolia.
Utilizzi fitoterapici della yucca
L’uso fitoterapico della yucca è tradizionalmente destinato al trattamento di disturbi quali artrite, diatesi artritica, alopecia, capelli deboli, forfora ecc.
I principi attivi della droga, che vengono estratti dalle foglie, sono essenzialmente saponine sferoidali (sarsapogenina, marcogenina, gitogenina, smilagenina, sapogenina, neogitogenina ecc.).
La yucca è una pianta dalla bassa tossicità e, alle dosi terapeutiche consigliate, non vi sono particolari controindicazioni al suo utilizzo, fatta ovviamente eccezione per le ipersensibilità di carattere individuale.