La weigelia è una pianta perenne di tipo arbustivo, decidua appartenente al genere Weigela a sua volta facente parte della famiglia delle Caprifoliacee.
Ha un portamento espanso e un fogliame verde o variegato di bianco, ovale-lanceolato, appuntito all’apice e seghettato ai margini.
Classificazione – Genere: Weigela; famiglia: Caprifoliacee.
Origine – Originaria dell’Asia, la weigelia è giunta in Europa a metà del XIX secolo.
Habitat – L’habitat naturale della weigelia sono i margini boschivi dell’Asia orientale.
Usi – La weigelia è impiegata a scopo decorativo. In particolare, è una pianta ideale per la creazione di siepi basse.
Etimologia – Il nome del genere è una dedica al naturalista e chimico tedesco Christian Ehrenfried von Weigel (1748-1831).
Altri nomi – Veigelia.
Indice

I fiori della Weigela florida
Weigelia – Principali specie
Esistono dodici specie di weigelia e molte cultivar, realizzati per ottenere diversi colori dei fiori, e fra questi ricordiamo:
- Weigela ‘Bristol Ruby’, specie a portamento eretto, molto rustica e dai fiori rosso rubino;
- Weigela ‘Candida’, specie a fogliame verde e fiori bianchi;
- Weigela florida ‘Variegata’, con una variegatura gialla sulle foglie e fiori di un rosa delicato;
- Weigela florida ‘Nana Variegata’, alta non oltre un messo e mezzo, con le foglie variegate di bruno e fiori rosa porpora.
Weigelia – Coltivazione
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – La weigelia si espande in larghezza mediante la produzione di numerosi fusti e foglie che raggiungono un’altezza massima di tre-quattro metri.
Tempo altezza massima – 10 anni circa.
Esposizione – La weigelia predilige zone soleggiate per molte ore al giorno o al massimo parzialmente ombreggiate, resiste bene al freddo anche prolungato e all’inquinamento, tollera bene il caldo ma teme la siccità.
Terreno – Non ha particolari esigenze di suolo anche se preferisce terreni argillosi, ricchi di sostanza organica e sali minerali, ben drenati. Tollera anche i substrati calcarei.
Fioritura – Tra maggio e giugno produce fiori tubolosi bianco-rosati, rosa, rossi riuniti in fascetti lungo i rami, simili a quelli dell’oleandro. Può avvenire una seconda fioritura tra agosto e settembre.
Annaffiatura – La weigelia in piena terra si accontenta delle acque piovane, ma in caso di siccità richiede annaffiature frequenti e regolari.
Concimazione – La concimazione va fatta in primavera prima del periodo della fioritura, aggiungendo al terreno del letame ben maturo o in alternativa del terriccio organico. Durante il periodo della fioritura somministrare una sola volta un fertilizzante granulare a lento rilascio ricco in azoto, potassio e fosforo.
Potatura – La potatura della weigelia, invece, va fatta ogni anno una volta conclusa la fioritura, tagliando i rami con i fiori appassiti, che saranno quelli dell’anno precedente, per stimolare la produzione di nuovi getti.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione della weigelia si ottiene per seme o per talea. Il primo metodo è consigliato solo per le specie naturali, non ibride, perché non garantisce nuove piantine identiche alla pianta madre, ad esempio nel colore dei fiori. La semina si effettua in primavera o in autunno, interrando i semi in un substrato specifico. Le nuove piantine si svilupperanno velocemente e fin dalla successiva estate inizieranno a produrre fiori.
Il metodo della talea, invece, garantisce esemplari identici a quello originario: bisogna prelevare dai germogli laterali che non portano fiori delle talee lunghe circa dieci centimetri, cospargerle di ormone radicante e piantarle in un composto di torba e sabbia, mantenendo la temperatura del terreno a circa 15°. A radicazione avvenuta, rinvasare le piantine avendo cura di prenderle singolarmente e mantenerle in un cassone freddo. Quando arriva la primavera bisogna piantarle in vaso, dove possano rinforzarsi adeguatamente per circa un anno. Solo dopo potranno essere messe a dimora e trattate come piante adulte.
Malattie – La weigelia è una pianta rustica e resistente, ma può essere attaccata da afidi e funghi che vanno trattati in modo tempestivo, eliminando i rami colpiti e applicando antiparassitari o fungicidi in caso di infezione avanzata. In autunno e all’inizio della primavera si riscontrano più di frequente attacchi parassitari.

La fioritura della Weigela ‘Bristol Ruby’
A scopo preventivo, in autunno e in primavera, si possono effettuare trattamenti antiparassitari specifici, anche naturali come l’antiparassitario all’ortica, all’aglio o al piretro.
Coltivazione in vaso
Se si sceglie una Weigelia nana, si può coltivarla anche in vaso, purché sia tenuta in un’area soleggiata, con un terreno misto di torba e sabbia, da tenere sempre umido con annaffiature regolari. Bisogna però fare attenzione a evitare il ristagno idrico.
Il rinvaso si effettua ogni anno in primavera o quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio sotto il vaso. Si utilizza un vaso più grande del precedente e del nuovo terriccio universale misto a sabbia. La messa a dimora in piena terra, invece, si può effettuare durante tutto l’anno e richiede una buca grande circa il doppio del vaso in cui si trova la pianta, se acquistata in vivaio. Il terreno del giardino va mescolato con del terriccio universale.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, weigelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.