La vite americana (Parthenocissus quinquefolia) è una pianta rampicante della famiglia delle Vitacee originaria del Nordamerica. Può raggiungere i 15 metri di altezza ed è coltivata soprattutto a scopo ornamentale grazie alle sue foglie che in autunno si tingono di molte sfumature di rosso.
Cresce molto velocemente e cambia colore nel corso dell’anno: in primavera le foglie sono verde chiaro, in estate verde più intenso, poi rosse in autunno. Ciascun tralcio ha 5 o 8 diramazioni e viticci che terminano con ventose. Quando cresce nelle vicinanze di un edificio, aderisce ai muri così strettamente che a volte non può essere rimossa senza danneggiarne la superficie. Se cresce arrampicandosi su un altro albero e non viene controllata, può uccidere la pianta che la supporta facendole ombra e limitandone così la capacità di realizzare la fotosintesi.
I fiori della vite americana sbocciano da giugno a luglio, sono molto piccoli, bianchi verdastri e attirano tantissime api. Da settembre maturano invece le bacche, di colore blu/violetto e molto apprezzate dagli uccelli, che ne disperdono i semi garantendone la diffusione. Sono invece tossiche per l’uomo, al quale causano problemi digestivi più o meno gravi.
La vite americana non è sempreverde, quindi a fine autunno perde tutte le foglie, mantenendo però le bacche sui rami.

La vite americana è molto usata per ricoprire velocemente i muri
Vite americana – Specie
Le specie di vite americana più diffuse in commercio sono le seguenti:
- Parthenocissus veitchii, specie che cresce molto velocemente ma, una volta esaurito lo spazio a disposizione, si ferma, presenta foglie più grandi della media, produce molte bacche e ha le foglie autunnali rosso scuro;
- Parthenocissus lowii, varietà che cresce poco, ideale per ricoprire muretti, giardini rocciosi e pilastri;
- Parthenocissus purpurea, più rara, con le foglie primaverili color porpora violaceo, estive verde bronzo e autunnali rosso intenso;
- Parthenocissus inserta, varietà strisciante che cresce molto velocemente, con fiori bianchi raggruppati in
- Parthenocissus thompsonii, specie dai fusti legnosi e con foglie caduche che assumono particolari sfumature se in ombra parziale, può raggiungere i 10 metri di altezza.
Questa pianta spesso viene confusa con la vite canadese, molto simile nella forma e nei colori, ma con le foglie a gruppi di tre sullo stesso picciolo (trilobate), a differenza dei gruppi di cinque della vite americana.

La vite americana può essere una pianta infestante
Vite americana – Coltivazione
Esposizione – La coltivazione della vite americana è possibile sia in vaso sia in piena terra, ma in entrambi in casi va piantata vicino a un muro o a un traliccio, dato che è una pianta rampicante. Non richiede però legature, grazie alle sue ventose. Predilige i climi temperati ma resiste bene al freddo, anche se nelle regioni meridionali cresce più rigogliosa. L’esposizione ottimale è a mezz’ombra, questa pianta non deve mai ricevere sole diretto per troppe ore al giorno. Per proteggerla dalle gelate invernali, è consigliabile porre alla base una pacciamatura di paglia o foglie secche.
Terreno – La vite americana si adatta a qualsiasi terreno, purché sia ben drenato e ricco di materia organica.
Annaffiatura – Le annaffiature non devono essere eccessive: in estate la vite americana in vaso deve essere annaffiata tutti i giorni, in piena terra ogni 2-4 giorni; nelle altre stagioni la frequenza delle irrigazioni deve essere regolata in base all’andamento delle piogge, in modo da non lasciare mai il terreno completamente asciutto ma da evitare allo stesso tempo il ristagno idrico.
Moltiplicazione e impianto – Il metodo di moltiplicazione migliore per la vite americana è la talea. Tra luglio e settembre si possono prelevare talee semi-legnose di lunghezza pari a 12-15 cm, tra settembre e novembre talee legnose lunghe circa 25-30 cm.
È possibile però effettuare anche una propaggine strisciante con i rami più lunghi e più flessibili, per far sviluppare la pianta in larghezza: effettuare una buca profonda 10 cm e inserirvi il ramo scelto piegandolo dalla pianta madre. La buca va poi ricoperta con sabbia, torba e terriccio in parti uguali.
Concimazione – La concimazione è molto importante: va fatta durante la primavera e l’estate ogni 40 giorni per le piante in vaso, solo una volta all’anno con concime granulare e stallatico per le piante in piena terra. In entrambi i casi il concime deve essere ricco soprattutto di azoto.
Potatura – La potatura della vite americana è necessaria per rafforzare la pianta e si esegue a inizio inverno per definire la forma e l’estensione del rampicante, e a inizio primavera per rimuovere tralci secchi o malati, favorendo così la ripresa vegetativa.
Malattie – La vite americana teme gli afidi, l’oziorrinco della vite e il ragnetto rosso, ma il suo nemico principale è l’oidio, un fungo che si sviluppa sulle foglie soprattutto in casi di eccessiva umidità. Per contrastare la malattia va sostituito il terreno, migliorato il drenaggio e vanno eliminati i rami più infestati. Per prevenirla, fare molta attenzione a evitare i ristagni idrici.
Vite americana – Proprietà
Gli estratti di vite americana hanno azione antinfiammatoria sulle articolazioni e per questo vengono usate per trattare artrite reumatoide, spondilite anchilosante, e aderenze post-infiammatorie.
Questa pianta inoltre viene usata dai popoli nativi dell’America del Nord come rimedio medicinale per combattere la diarrea, risolvere difficoltà urinarie, trattare i gonfiori e le tumefazioni.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, vite ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.