Petunia è un termine con il quale si fa riferimento a un genere di piante originarie dell’America meridionale (sono però diffuse da molto tempo anche nel continente europeo) che appartengono alla famiglia delle Solanacee, famiglia della quale fanno parte moltissime piante, alcune delle quali vengono comunemente utilizzate in campo alimentare, basti pensare alle melanzane, alle patate, ai peperoni, al peperoncino, al pomodoro ecc.
Classificazione – Genere: Petunia; famiglia: Solanacee.
Origine – America meridionale.
Usi – Al genere Petunia appartengono numerose specie, sia annuali che perenni, che vengono utilizzate per abbellire i nostri giardini o i terrazzi. In giardino vengono solitamente coltivate le cultivar a portamento eretto, mentre nei vasi e sui terrazzi vengono utilizzate anche le cultivar ricadenti.
Etimologia – Il nome del genere deriva da petun, termine dialettale che indica il tabacco nelle Grandi Antille: il riferimento è alla somiglianza dei fiori con quelli del tabacco.
Curiosità – C’è una certa confusione nella denominazione di queste piante; nel nostro Paese, per esempio, le piante che hanno portamento eretto vengono chiamati petunie, mentre quelle che hanno un portamento ricadente sono solitamente indicate con il termine surfinie; con la denominazione ‘Million Bells’ ci si riferisce invece a una serie di petunie caratterizzata da un fiore piccolo.

I fiori di petunia esistono in tantissimi colori e dimensioni
Petunia – Coltivazione
Le piante di petunia attualmente reperibili in commercio sono in maggior parte cultivar selezionate appositamente per il giardinaggio e in quanto a dimensioni e colori c’è solo l’imbarazzo della scelta; si va dal bianco al blu scuro, dal rosa al rosso intenso. Sono peraltro disponibili varietà con i fiori striati, con fiore doppio e anche varietà nane; questa notevole varietà di dimensioni, colore e portamento, unita a una certa facilità nella coltivazione, ha fatto sì che la diffusione di queste piante diventasse veramente importante.
Vita – Sono utiizzate per lo più come piante annuali.
Dimensioni – Le dimensioni possono variare anche molto a seconda delle specie.
Tempo altezza massima – 2 anni.
Esposizione – All’aperto le petunie amano una buona esposizione solare; infatti, se vengono posizionate in una zona eccessivamente ombreggiata, c’è il rischio che la fioritura, che di solito è particolarmente copiosa, possa scomparire quasi del tutto. Nelle zone in cui le estati sono particolarmente calde, è opportuno però non tenere queste piante tutto il giorno sotto la luce diretta del sole. Si tenga inoltre presente che i rami sono abbastanza delicati; occorre quindi evitare di posizionare le piante in luoghi battuti dal vento, specialmente le varietà che sono a portamento ricadente.
Temperatura – Tollerano temperature comprese tra 0 e 40 °C.
Terreno – Per quanto riguarda il terreno di coltivazione, la petunia predilige terreni sciolti, dotati di buon drenaggio e privi dei sempre dannosi ristagni idrici. Il terreno che accoglie le petunie dovrebbe essere costantemente mantenuto umido, anche se queste piante, abbastanza rustiche, sono in grado di sopportare abbastanza agevolmente brevi periodi di siccità.
Fioritura – La fioritura della petunia dura da metà primavera fino a metà della stagione autunnale. Se non si sono verificati problemi, la fioritura sarà abbondante, appariscente e anche particolarmente decorativa. Non a caso le petunie sono fra le piante più utilizzate per “macchiare” di colore giardini e terrazzi.
Annaffiatura – Nel corso della loro fase vegetativa le piante vanno annaffiate con una certa regolarità (indicativamente si dovrebbe farlo ogni due o tre giorni, intensificando la frequenza nel caso in cui il clima sia particolarmente caldo).
Concimazione – Per quanto concerne la fertilizzazione, si può utilizzare del concime per piante da fiore da unire all’acqua che viene utilizzata per le irrigazioni. Il periodo nel quale le petunie necessitano di fertilizzazione è quello che va da maggio a settembre. Per avere ottimi risultati, la concimazione, nelle dosi corrette (si consultino sempre le istruzioni riportate nelle confezioni) dovrebbe essere effettuata una volta ogni quindici giorni.
Potatura – Periodicamente è opportuno rimuovere le parti secche e i fiori appassiti; se si nota che i rami delle nostre petunie hanno la tendenza ad allungarsi in modo eccessivo si possono potare senza particolari problemi.
Moltiplicazione e impianto – Le petunie sono piante piuttosto rustiche caratterizzate da una certa facilità di coltivazione; possono essere propagate per seme o per talea (molti ibridi hanno semi sterili e la loro propagazione per seme non sarebbe possibile).
La moltiplicazione per seme può essere effettuata in vaso alla fine della stagione invernale; la pianta andrà tenuta riparata in serra o comunque in un ambiente protetto dal freddo (la temperatura non dovrebbe mai scendere sotto i 15 °C) e successivamente trapiantata; è consigliabile ricorrere a un substrato composto in parti uguali da terriccio leggero, torba e sabbia. È ovviamente possibile utilizzare anche del terriccio da semina già preparato adatto alle piante annuali. È sufficiente appoggiare i semi sul substrato, ma si può anche coprirlo con un leggero strato di terriccio. Una volta che le piantine saranno spuntate si deve procedere con il trapianto in vaso oppure in un contenitore alveolare; qui dovranno rimanere fino al momento della messa a dimora all’aperto.
Nelle regioni caratterizzate da un clima più freddo la semina può essere effettuata anche in pieno campo, ma sarà necessario attendere l’arrivo della stagione primaverile; invece, nelle zone in cui gli inverni non sono particolarmente rigidi, la semina può essere effettuata nel corso della stagione autunnale.Come accennato in precedenza, le varietà di petunia che non sono riproducibili tramite seme possono essere moltiplicate a mezzo talea; ciò può essere fatto in qualsiasi momento dell’anno, ma è consigliabile effettuare questa operazione nel corso della stagione primaverile. Per la riproduzione per talea è consigliabile utilizzare un substrato particolarmente sabbioso e si dovrebbe fare attenzione a mantenere una temperatura ambiente oscillante fra i 15 e i 20 °C.
Animali e bambini – Si noti che tutte le parti della pianta sono velenose.
Malattie – Un ultimo cenno va alle avversità; quelle più importanti che possono interessare la petunia sono il ragnetto rosso – un parassita che sciupa le foglie facendo loro assumere un colore grigiastro, giallastro o tendente al ruggine – e gli afidi; questi ultimi danneggiano le petunie divorandone le foglie. Nel caso si subiscano attacchi da questi insidiosi parassiti è necessario intervenire tempestivamente utilizzando appositi prodotti antiparassitari.

La petunia si presta molto bene alla coltivazione in cassette o cesti appesi
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.