L’olivello spinoso (Hippophae rhamnoides) è una pianta appartenente alla famiglia delle Eleagnacee.
Classificazione – Genere: Hippophae; famiglia: Elegnacee.
Origine – Il genere Hippophaë comprende una decina di specie, tutte originarie del continente asiatico.
Habitat in Italia – L’habitat dell’olivello spinoso è costituito da zone selvatiche sassose, greti e sponde dei fiumi, pendii franosi, calanchi, preferibilmente su substrati calcarei, da 50 a 1.700 m sul livello del mare.
Usi – I frutti dell’olivello spinoso sono commestibili e hanno molte proprietà terapeutiche, che rendono questa pianta molto usata in fitoterapia; le sue spine lo rendono anche molto adatto alla creazione di siepi “difensive” e per delimitare terreni e proprietà; è altresì utilizzato per abbellire giardini, parchi e viali nonché per il consolidamento di pendii franosi e terreni arenosi costieri in quanto tollera senza particolari problemi la siccità e la salinità delle dune dei litorali.
Etimologia – Il nome del genere deriva dal greco ‘hippophaés, -éos‘, nome di una pianta spinosa che vive in ambienti marini e arenosi. Hippos, (che significa cavallo), incluso nel nome, potrebbe essere in riferimento al fatto che per lo più in Cina e Mongolia si usava pulire il mantello dei cavalli con il succo dei frutti di questa pianta per renderlo lucido e brillante. L’epiteto specifico, rhamnoides deriva da rhàmnos, un termine che identifica alcuni cespugli spinosi e da ides che significa con aspetto di.
Altri nomi – Olivella spinosa.
Curiosità – In Siberia i frutti dell’olivello spinoso vengono consumati con il formaggio e il latte mentre in Nepal sono consumati crudi, sottaceto, oppure sotto forma di conserva.
Indice

L’olivello spinoso è una specie dioica, con fiori maschili e fiori femminili su piante diverse
Olivello spinoso – Proprietà
Le bacche di questa pianta sono ricchissime di vitamina C (ne hanno un contenuto superiore a quello di agrumi e kiwi) ma sono ricche anche di molti altri nutrienti:
- vitamine A, B, E;
- calcio, ferro, fosforo, magnesio, potassio, sodio;
- carotenoidi e flavonoidi (antiossidanti);
- acido folico;
- omega 3, 6, 9.
Grazie a questi preziosi elementi, le bacche di olivello spinoso sono utili come ricostituente per supplire a inappetenza, carenze nutrizionali o per re-integrare vitamine e minerali. Può essere utile soprattutto in periodi di stress e sforzi superiori al normale. Questa pianta è però anche un antisettico e cicatrizzante utilizzabile per alleviare infiammazioni del cavo orale, gengiviti, ulcere gastriche. Grazie ai flavonoidi, l’olivello stimola il sistema immunitario, risultando prezioso per febbre e raffreddore. Inoltre agisce da vasoprotettore, capace di contrastare la fragilità capillare. Oltre a ciò, l’olivello spinoso ha proprietà lassative e antiossidanti.
L’assunzione può avvenire per via orale, sotto forma di succhi e sciroppi ricavati dalle bacche. La polpa delle bacche fresche è molto acida, perciò di solito i frutti non vengono consumati senza essere lavorati.
L’olivello spinoso è usato anche come ingrediente in numerose creme e prodotti per la pelle, perché è nutriente, idratante e antiossidante ma non solo: agisce come filtro UV ed emolliente per creme solari e doposole e grazie alle sue proprietà cicatrizzanti può anche alleviare acne e dermatiti e lenire le ferite. L’olio di olivello spinoso viene venduto in erboristeria come prodotto non solo per la pelle, ma anche per i capelli, ai quali dona forza e lucentezza.
L’uso di prodotti a base di olivello spinoso non ha controindicazioni, se si rispettano le dosi consigliate, e l’assunzione è possibile anche in gravidanza, mentre è sconsigliata a chi soffre di calcoli renali, perché la vitamina c può favorire l’escrezione di ossalati.

Le bacche di olivello spinoso vanno raccolte solo quando sono completamente mature, in autunno
Olivello spinoso – Coltivazione
L’olivello spinoso è un arbusto di dimensioni molto variabili, latifoglie e deciduo, con rami spinosi e foglie lanceolate, opposte, di colore verde argenteo. È una specie dioica, con fiori maschili e fiori femminili su piante diverse, piccoli e di colore verde giallastro. I frutti sono prodotti solo dalle piante femminili e sono delle piccole drupe arancioni. È diffuso in Asia e in Europa, cresce spesso spontaneamente a diverse altitudini e colonizza facilmente terreni poveri privi di altra vegetazione. In Italia viene coltivato soprattutto in Toscana.
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Altezza: 4 m; larghezza: 4 m.
Tempo altezza massima – 25 anni.
Esposizione – La coltivazione dell’olivello spinoso è molto facile perché questa pianta è abituata a sopravvivere in tutte le condizioni, anche le più avverse, e a diversi climi: si adatta a diversi ambienti, non teme la siccità, sopporta il vento, il freddo intenso e vive anche in terreni salini, vicino al mare. L’esposizione ideale però è in ambienti soleggiati, infatti l’olivello non cresce bene all’ombra o in prossimità di altri alberi.
Temperatura – Pianto piuttosto rustica, l’olivello spinoso tollera temperature comprese tra -15 e 37 °C.
Terreno – Non richiede però terreni particolari, purché siano ben drenati, al riparo da pericolosi ristagni idrici. Anzi, questo arbusto spesso viene usato per rafforzare o curare terrenni danneggiati, perché presenta un apparato radicale ben sviluppato specializzato nella fissazione dell’azoto atmosferico grazie ai batteri azoto-fissatori che vivono in simbiosi sulle sue radici.
Fioritura – Da marzo a maggio.
Annaffiatura – L’olivello spinoso generalmente si accontenta delle acque piovane, ma nelle estati particolarmente calde e siccitose va regolarmente annaffiato almeno una volta la settimana.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione di questa pianta si ottiene per seme in primavera e per talea a fine estate.
Concimazione – La concimazione è necessaria per stimolare la fioritura e la produzione dei frutti ed è consigliabile somministrare due volte l’anno del concime granulare a lenta cessione sparso alla base della pianta.
Potatura – L’olivello spinoso non richiede una potatura specifica, se non per tagliare i rami secchi o i polloni che dovessero crescere alla base.
Malattie – Non è necessario preoccuparsi molto di parassiti e malattie, perché l’olivello spinoso è una pianta molto rustica, teme solo l’oziorrinco (Othyorrincus Cribricollis), un parassita animale che divora le sue foglie.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.