Le daphne sono arbusti o piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Timeleacee.
Classificazione – Genere: Daphne; famiglia: Timeleacee.
Origine – Sono piante originarie di Europa centro-meridionale, Africa e Asia, presenti in Italia anche allo stato spontaneo con dieci specie.
Habitat in Italia – La maggior parte delle piante spontanee presenti nel nostro Paese vivono sull’arco alpino.
Usi – Alcune piante sono nane e hanno portamento tappezzante, altre raggiungono fino a un metro e mezzo di altezza, perciò sono adatte sia per creare siepi, sia per ricoprire giardini rocciosi.
Etimologia – Il nome del genere deriva probabilmente dalla somiglianza delle foglie di questi arbusti con quelle dell’alloro, che in greco si chiama appunto “daphne”.
Altri nomi – Il nome delle varie specie è comunemente italianizzato in dafne.
Curiosità – I frutti della pianta sono velenosi per gli umani, ma mangiati dagli uccelli.
Indice

I frutti di Daphne mezereum sono velenosi per l’uomo, ma graditi agli uccelli
Daphne – Specie
Fra le numerose specie, ricordiamo:
- Daphne mezereum, caducifoglie, diffusa in tutta Italia ai bordi dei boschi o nei terreni incolti umidi e nota anche come fior di stecco, perché i suoi fiori rosa si sviluppano sui rami privi di foglie, a fine inverno;
- Daphne odora, sempreverde originaria dell’Asia, con fiori rosa dal profumo molto intenso, molto resistente al freddo ma sensibile al caldo;
- Daphne laureola, sempreverde originaria dell’Europa e del Nord Africa, con piccoli fiori verdastri, leggermente profumati, resistente al freddo ma sensibile al caldo;
- Daphne cneorum, sempreverde tappezzante diffusa in tutta Europa, in Italia nelle zone collinare o montuose, con fiori rosa e adatto all’esposizione al sole;
- Daphne alpina, caducifoglie diffusa in Europa (dove è specie protetta) e Turchia, a portamento cespuglioso, piccola e tondeggiante, con fiori bianchi o verdi dall’aroma di vaniglia.
Daphne – Coltivazione
Le daphne possono essere caducifoglie o perenni, hanno un fusto legnoso perenne, foglie lanceolate e infiorescenze a grappolo o a gruppi all’apice dei rami. I fiori sono piccoli, con 4 petali di colore rosa, giallo o verde, ma esistono ibridi anche di altre sfumature, e sono molto profumati. In alcune specie i fiori sbocciano prima delle foglie, sulla pianta nuda, rendendola molto decorativa. I frutti sono drupe di colore rosso, che può tendere al nero con la maturazione.
Vita – Piante perenni.
Dimensioni – Altezza: da 60 cm a 1 m; larghezza: 60 cm.
Tempo altezza massima – 3 anni.
Esposizione – L’esposizione ideale prevede la base all’ombra e la parte aerea al sole, perché il loro apparato radicale è molto delicato. È bene perciò proteggerlo anche con una pacciamatura in tutte le stagioni ed evitare il più possibile rinvasi e trapianti, che possono ostacolare la fioritura o addirittura causare la morte della pianta. Per questo la coltivazione in vaso è sconsigliata.
Temperatura – Tollerano temperature comprese tra -15 e 40 °C.
Terreno – Quasi tutte le specie di daphne prediligono un ambiente umido, con terreno fertile, fresco e drenato.
Fioritura – Da febbraio sino alla fine di aprile.
Annaffiatura – Le annaffiature devono essere regolari durante il periodo vegetativo, avendo cura di verificare che il terreno si sia asciugato tra un’irrigazione e l’altra, per evitare il ristagno idrico.
Concimazione – Si può concimare nella stagione vegetativa da inizio primavera fino ad autunno con concime per piante da fiore per stimolare la fioritura copiosa.
Potatura – La potatura non è necessaria, perché gli arbusti daphne non crescono molto, basta ripulire i fiori secchi alla fine della fioritura.
Moltiplicazione e impianto – La propagazione di tutte le specie di daphne si ottiene per semina o per talea. Per la semina si raccolgono i semi dai frutti in autunno, si lasciano in acqua alcune ore e poi si interrano in un vaso tenuto in posizione riparata e luminosa per qualche anno, annaffiando con regolarità; i primi germogli potranno spuntare anche dopo un anno. La talea, invece, si effettua in primavera inoltrata o in estate, prelevando gli apici dei rami privi di fiori e interrandoli in vaso, ma bisogna tenere presente che possono essere necessari anche due o tre anni prima che la talea sia sufficientemente sviluppata per poter essere messa a dimora definitivamente.
Malattie – Gli arbusti del genere daphne sono molto rustici e non soggetti all’attacco di parassiti, possono essere minacciati solo da trapianti bruschi o da un caldo molto secco, oltre che dal marciume radicale tipicamente causato dai ristagni idrici.

Daphne mezereum o daphne di febbraio
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, daphne ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.