I cytisus sono arbusti della famiglia delle Fabacee (Leguminose), originari dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa del Nord, molto decorativi grazie ai loro fiori giallo acceso. La fioritura avviene a primavera inoltrata e rende questi arbusti simili alle ginestre, che appartengono alla stessa famiglia. Possono avere portamento cespuglioso o eretto e raggiungere altezze fino a 2 metri, alcune specie di più, quindi sono più adatti alla coltivazione in giardino che in casa. Hanno foglie trifoliate per lo più decidue, ma esistono anche alcune varietà sempreverdi.
Cytisus – Principali specie
Esistono circa cinquanta specie di cytisus, tra cui ricordiamo:
- Cytisus scoparius (o “ginestra dei carbonai”), originaria dell’Europa occidentale e dell’Italia in particolare, molto rustica, con fiori gialli isolati o a coppie e foglie sessili (prive di picciolo) alla base del fusto, con picciolo in alto. Può superare i 2 metri di altezza.
- Cytisus racemosus, specie sempreverde, con foglie ricoperte di peluria, che non soffre la coltivazione in vaso, a cui si adatta limitando la propria crescita a circa 50 cm massimo.
- Cytisus albus o multifloris, tipico della penisola iberica e dell’Africa nord-occidentale, particolare per i suoi fiori bianchi e le foglie molto piccole, grigio-verdi.

Il Cytisus scoparius è usato per decorare giardini rocciosi o costruire siepi divisorie
Coltivazione e cura
Gli arbusti del genere cytisus sono abbastanza semplici da coltivare, perché non richiedono molte cure specifiche. Necessitano di un clima mite, evitando sia le temperature troppo rigide sia quelle torride (7-18°), e prediligono l’esposizione al sole e all’aria aperta. Se si vuole coltivare questa pianta in una zona dall’inverno rigido, è opportuno scegliere una specie adatta alla coltivazione in vaso, in modo da poterla spostare al riparo con l’arrivo del freddo e tenerla all’aperto nelle altre stagioni.
Le annaffiature sono necessarie in modo regolare e abbondante solo nel periodo vegetativo, dalla primavera inoltrata all’autunno, ogni due settimane, unendo all’acqua di irrigazione del concime liquido. Nel resto dell’anno il cytisus va annaffiato solo quando il terreno risulta secco.
Il rinvaso fa effettuato dopo la fioritura quando le radici si sono sviluppate troppo e necessitano di un vaso più grande, da preparare con terriccio fertile e un misto di sabbia e torba per il drenaggio. Il terreno ideale per il cytisus è calcareo.
La potatura deve essere effettuata regolarmente per garantire al cytisus una crescita rigogliosa e compatta: va fatta a inizio primavera per le piante che fioriscono sui rami dell’anno in corso, dopo la fioritura invece per le specie che fioriscono sui rami dell’anno prima. È importante inoltre eliminare i fiori appassiti per evitare che la pianta sprechi energie superflue per la loro fruttificazione.
La moltiplicazione del cytisus si può ottenere per semina o per talea. La semina va effettuata in primavera, in un contenitore protetto con terriccio specifico per semi e un po’ di sabbia: il contenitore va tenuto all’ombra, al caldo e costantemente umido fino a che i germogli non raggiungono un’altezza di circa 10 cm, potendo così essere trasferiti in vaso. Quando le nuove piantine sono diventate sufficientemente robuste, possono essere spostate in piena terra, preferibilmente nel mese di ottobre. La talea invece va effettuata ad aprile-maggio prelevando rami nuovi (circa 10 cm) insieme a un pezzo di corteccia e trapiantandoli in un composto di sabbia e torba all’interno di un vaso da tenere nelle stesse condizioni indicate per la semina. Quando spuntano i germogli la talea ha radicato e quindi si può procedere allo spostamento in piena terra.
Se il cytisus non produce fiori, può soffrire di una carenza di materiale organico dovuto a scarsa concimazione. Le foglie e i nuovi germogli, invece, possono essere attaccati dagli afidi, insetti giallastri noti come pidocchi delle piante ed eliminabili con antiparassitari specifici. Se le foglie ingialliscono e sono ricoperte da macchioline gialle e una sottile ragnatela, invece, la pianta è stata attaccata dal ragnetto rosso, un acaro che può essere combattuto mantenendo sempre umido l’ambiente del cytisus e usando un insetticida specifico. Questo arbusto può inoltre soffrire di clorosi ferrica, che causa l’ingiallimento delle foglie e può essere contrastata con integratori di ferro per piante.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, cytisus ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.