La concimazione del giardino è un’operazione fondamentale per far sì che il terreno che accoglie le nostre piante consenta loro il migliore sviluppo. Bisogna tenere presente che un giardino non è un bosco; in quest’ultimo la fertilità del terreno è sempre garantita dal fatto che le foglie, le cortecce i frutti che cadono a terra si decompongono restituendo al terreno i sali minerali che gli erano stati sottratti; nel giardino la questione è un po’ differente. Periodicamente viene tagliata l’erba, ma, ovviamente, lo sfalcio viene rimosso (a meno di non usare sistemi di taglio, piuttosto costosi, che consetano la ridistribuzione corretta di parte dell’erba tagliata); le foglie che man mano cadono dalle piante vengono presto tolte dal terreno, lo stesso dicasi dei frutti. Appare quindi chiaro che mentre un bosco è un ecosistema ben bilanciato in cui la fertilità del terreno non muta, il giardino non può esserlo e, con il passare del tempo, si verifica un impoverimento della superficie che accoglie le nostre piante. È quindi giocoforza dover intervenire per porre rimedio allo squilibrio che si viene a creare.
Gli elementi nutritivi di cui le piante abbisognano e che ricavano dal terreno sono molti, i più importanti sono sicuramente, oltre ovviamente all’acqua,
- l’azoto
- il fosforo
- il potassio;
ve ne sono poi altri come il magnesio, il manganese, il ferro ecc. la cui acquisizione avviene in modo più ridotto.
Non tutte le piante necessitano dello stesso livello di concimazione; le piante la cui coltivazione avviene in piena terra, infatti, hanno la possibilità di allargare le proprie radici ricercando sia le risorse idriche sia i minerali di cui necessitano, mentre per quanto riguarda le piante che vengono coltivate in vaso questa possibilità è, per forza di cose, molto limitata; appare del tutto ovvio che la terra contenuta in vaso sia destinata a impoverirsi molto rapidamente se non si provvede a rifornirla degli elementi le piante le sottraggono.
Concimazione del giardino: i vari concimi
In linea generale la stagione della concimazione del giardino inizia nella stagione primaverile. Nei mesi di marzo e aprile si devono iniziare infatti a concimare le piante da fiore (che si trovino in vaso oppure in piena terra), gli arbusti, gli alberi (quelli più giovani e quelli da frutto) e anche il manto erboso.

Cina, Russia, Stati Uniti e India realizzano attorno al 60% dell’offerta complessiva mondiale di azoto e fosforo
L’operazione di concimazione del giardino, da effettuarsi con una certa regolarità (pena la scarsità di risultati), si protrarrà fin verso ottobre; dopodiché ci si potrà limitare a concimazioni organiche o chimiche a lenta cessione; l’unica eccezione è rappresentata da quelle piante che si trovano in appartamento; se queste infatti sono poste in ambienti ben riscaldati la loro crescita non si arresta e quindi può rendersi necessaria una concimazione più intensa.
La varietà di prodotti per la concimazione del giardino è notevole; in commercio si trovano sia concimi universali sia prodotti specifici. I fertilizzanti universali hanno due caratteristiche interessanti: sono abbastanza economici e consentono un certo risparmio di tempo perché il prodotto viene consigliato per tutte le tipologie di piante; in realtà, se possono offrire qualche risultato nelle piante che si trovano nei balconi o negli appartamenti, non sono particolarmente adatti alle altre tipologie di piante.
È quindi consigliabile, anche se la spesa sarà sicuramente maggiore e ci occorrerà più tempo per espletare tutte le operazioni necessarie, ricorrere a prodotti ad hoc per le varie categorie. In commercio infatti sono disponibili prodotti specifici per categoria e i risultati ottenibili sono sicuramente più interessanti.
Tutti i concimi contengono ovviamente le componenti principali (azoto, fosforo e potassio), ma non solo; a seconda dei vari prodotti sono presenti anche numerose altre componenti di importanza più o meno marcata (calcio, magnesio, solfo, ferro, zinco, manganese, boro, rame ecc.).
Concimi particolarmente ricchi in azoto vengono indicati per la concimazione delle piante verdi, degli alberi, degli arbusti che si stanno formando e del manto erboso. L’azoto è una componente indispensabile per un corretto sviluppo sia delle parti aeree sia delle radici.
Il fosforo riveste invece notevole importanza nel conferire alla piante una notevole resistenza sia per quanto concerne la lotta contro le malattie sia per quanto riguarda le avversità del clima. È per questo ultimo motivo che, nelle stagioni e nelle zone particolarmente piovose, è consigliabile fornire concimi con titolo di fosforo abbastanza alto.
Concimi ad alto titolo di potassio sono particolarmente indicati nella concimazione di piante da fiore e da frutto nel periodo della loro formazione. Se si teme di far confusione con gli elementi chimici, una buona strategia per chi inizia l’hobby del giardinaggio è quella di scegliere i concimi per tipologie di piante: quelle per rose e/o gerani (che andranno egualmente bene per altre piante da fiore), quelle per piante verdi (utilizzabili anche per le piante da appartamento) e quelli per le piante acidofile (una classe particolare di piante che comprende azalee, ortensie, rododendri, se presenti nel giardino).
Un cenno va anche ai concimi organici; molti limitano il loro uso ai frutteti e agli orti, ma possono tornare utili anche nelle concimazioni delle piante da giardino. Il periodo più indicato per il loro uso in giardino è il periodo compreso fra l’inizio di ottobre e la fine di novembre, quando è necessario un reintegro delle scorte depauperate dal periodo produttivo.
I concimi organici hanno la caratteristica di rilasciare lentamente i minerali necessari al corretto sviluppo della pianta; utilizzandoli nel giusto periodo, il terreno ricostituirà gradualmente le proprie riserve e le piante si avvarranno del loro aiuto nel periodo in cui la richiesta di questi elementi è più importante, ovvero la stagione primaverile.
Esistono diversi tipi di concime organico; fra quelli più noti si ricordano le scaglie di cornunghia (un concime ricavato dai frammenti delle unghie e delle corna degli animali), il sangue secco e il carniccio (rispettivamente sangue e farina di carne che provengono dalla lavorazione dei pellami), la bentonite (farina di argilla), la leonardite (una sostanza che proviene dai giacimenti di lignite), il litotamnio (farina di alghe coralline), la borlanda (un residuo delle lavorazioni della barbabietola da zucchero), lo stallatico e il guano (di origine animale, provenienti dal letame e dalle deiezioni di uccelli marini) ecc.