Il carpino è un albero deciduo originario dei boschi dell’Europa, dell’America settentrionale e dell’Asia. Pur essendo presente allo stato spontaneo, è anche coltivato nei giardini per la bellezza dei colori autunnali, la grazia dei fiori e dei frutti penduli che, in alcune specie, rimangono sulla pianta per tutto l’inverno. I fiori sono raccolti in amenti, la classica infiorescenza delle piante della famiglia delle Betulacee, a cui il carpino appartiene. Si tratta di un albero molto rustico ed è coltivato come esemplare isolato, a gruppi per formare piccoli boschetti oppure anche a siepe decidua, dal momento che tollera anche potature molto drastiche. Per la sua resistenza all’inquinamento atmosferico è una delle piante più adatte a siepi in ambiente cittadino.
Le specie più conosciute sono il carpino bianco (Carpinus betulus) e, della stessa famiglia ma di genere diverso, il carpino nero (Ostrya carpinifolia), che appartiene allo stesso genere (Ostrya) del carpino della Virginia (Ostrya virginiana), conosciuto anche come carpino americano a foglie di luppolo. Infine, il Carpinus caroliniana, è conosciuto anche come faggio blu o faggio d’acqua, per la sua somiglianza con il faggio (da cui si differenzia per il frutti). Tuttavia, volendo impiantare un carpino in giardino, in genere la scelta nei vivai è limitata al carpino bianco e a quello nero, e va fatta in base all’altitudine, essendo il primo una specie da pianura, mentre il secondo è più adatto per la collina e la bassa montagna.

I fiori maschili di carpino nero Ostrya carpinifolia

Carpino della Virginia (Ostrya virginiana)
Carpino bianco
Il carpino bianco ha foglie ovali, dentate, lunghe circa 5-12 cm che diventano gialle-dorato in autunno. Alcune cultivar hanno la particolarità di mantenere le foglie secche durante l’inverno e in genere è uno degli ultimi alberi a presentare le nuove foglie in primavera. Sono state selezionate molte varietà di carpino bianco per il giardinaggio, la ‘Columnaris’ ha un portamento a colonna con crescita molto lenta. La ‘Fastigiata’ è quella pù adatta per la crescita come esemplare isolato che a maturità assume la forma piramidale, molto apprezzata dai giardinieri. La cultivar ‘Pendula’ ha la chioma con portamento pendulo e cresce molto bene come alberello isolato, vista la sua altezza contenuta (altezza massima 2,5 m).
Il carpino bianco vegeta bene a mezz’ombra, ma tollera anche l’esposizione in pieno sole o la copertura di altri alberi o edifici. Il terreno dev’essere da leggermente acido a basico (pH ideale da 6 a 8), ed è una pianta molto resistente alle avversità climatiche, in quanto tollera brevi periodi di ristagni idrici o di carenza per la siccità estiva. Si tratta di una specie utile per l’apicultura e che favorisce l’attività della fauna selvatica. Alcune varietà possono raggiungere un’altezza massima di 30 metri. La sua bellezza ornamentale è anche data dai frutti, raccolti in grappoli verdi, giallo-marroni a maturità.

Siepe di carpino bianco (Carpinus betulus)
Carpino nero
Il carpino nero è molto simile a quello bianco, ma il suo habitat è diverso (collina, montagna). A differenza del carpino bianco, ha uno sviluppo più contenuto (20 m) e non tollera la copertura. Cresce però bene anche nei terreni argillosi. I suoi frutti a grappolo sono simili a quelli del luppolo. A differenza del carpino bianco, quello nero non ha un portamento piramidale, ma la chioma è espansa e largamente arrotondata.

Carpino nero (Ostrya carpinifolia)
Coltivazione
A prescindere dal tipo di coltivazione (come esemplare isolato, a gruppi o come siepe), le pratiche colturali sono molto simili: il terreno dev’essere moderatamente fertile e ben drenato. Se potato a siepe, la potatura si effettua a fine estate. Non necessita di irrigazioni specifiche, se non nei primi mesi dall’impianto. In genere èuna pianta molto resistente a malattie e avversità anche se può essere oggetto di attacco di afidi e bruchi.