L’azalea è una pianta fiorita arbustiva appartenente al genere Rhododendron e alla famiglia delle Ericacee, quest’ultima comprende un centinaio di generi e migliaia di specie. L’azalea è molto simile al rododendro (tant’è che molti li considerano la stessa cosa), ma le due piante hanno però alcune caratteristiche che le differenziano; tanto per fare un esempio, di norma le azalee hanno dimensioni inferiori e, contrariamente ai rododendri, che producono fiori riuniti in grappolo, tendono a produrre un solo bocciolo per stelo.
Esistono varie specie di azalea; alcune appartengono al sottogenere Pentanthera, altre al sottogenere Tsutsuji; le azalee appartenenti al primo sottogenere sono piante decidue (termine che indica quelle piante destinate a perdere le foglie, in genere nel corso della stagione invernale; sinonimo di decidue è caducifoglie), quelle appartenenti al secondo sono piante sempreverdi.
Le azalee sono piante originarie di diversi Paesi; alcune di esse sono di origine europea, altre di origine asiatica e altre ancora di origine americana.
La fioritura delle azalee avviene, di solito, ma non sempre, nel corso della stagione primaverile e sicuramente non passa inosservata; i fiori hanno tonalità di colori che vanno dal bianco al rosso e sono raggruppati in mazzetti all’estremità dei tralci. Non solo i colori sono vari, anche le forme e le dimensioni presentano molte differenze a seconda delle varie cultivar.
A differenza dei rododendri, che sono piante piuttosto imponenti, le azalee, grazie alle loro dimensioni più contenute, si prestano anche alla coltivazione in vaso all’interno dell’abitazione. Questa loro molteplice varietà (forma, colore dei fiori, epoca di fioritura ecc.) rende le azalee delle piante adatte a tutte le varie esigenze di coltivazione e gusto personale.
Azalea: i fiori, le foglie e il portamento
La fioritura delle azalee è abbondante e, come già detto, alquanto appariscente. I fiori di queste piante possono essere sommariamente suddivisi in quattro categorie: fiori singoli (5 petali, 6 al massimo), fiori uno dentro l’altro (10-12 petali), fiori doppi (dai 12 ai 30 petali) e fiori doppi uno dentro l’altro (oltre 30 petali).
I petali possono avere forma tondeggiante, altri hanno forma triangolare, altri sono lunghi e piuttosto stretti.

La fioritura delle azalee è abbondante e alquanto appariscente
Le foglie delle azalee possono essere di vario tipo. Quelle delle azalee sempreverdi hanno foglie di relativamente piccole dimensioni (si va dai 3 ai 6 cm circa); altre specie hanno foglie con lunghezze maggiori (dai 15 ai 18 cm circa). Il colore delle foglie è di solito verde intenso e presenta una certa uniformità; esistono però alcune selezioni il cui fogliame è caratterizzato da bordi o maculature con tonalità che variano dal bianco al giallo.
Esistono differenze anche a livello di portamento; alcune piante di azalea presentano portamento cespuglioso; altre eretto o strisciante. Meno frequentemente si osservano anche azalee con portamento cascante e ricadente.
Le varietà utilizzate a scopo ornamentale
Fra le azalee più utilizzate per fini ornamentali vanno senz’altro ricordate l’Azalea japonica (fioritura da marzo a giugno), l’Azalea mollis (fioritura nel periodo aprile-maggio), gli ibridi tra Rhododendron viscosum e Azalea mollis (fioritura a fine maggio) e le azalee ‘Knap Hill’ (fioritura a partire dalla seconda metà di maggio sino a fine giugno).
Azalea – Coltivazione
L’azalea è una pianta la cui coltivazione non richiede una particolare esperienza e, quindi, anche il giardiniere meno esperto può cimentarsi nell’impresa.
Esposizione – L’azalea è una pianta che non ama particolarmente le esposizioni molto soleggiate; predilige piuttosto posizioni più ombreggiate, al riparo di una siepe o sotto un albero; esistono però alcune varietà caducifoglie che sono state appositamente selezionate per adattarsi a zone molto soleggiate e luminose. Queste varietà sono caratterizzate da fioriture più abbondanti del normale, ma dalla durata inferiore.
L’azalea tollera di buon grado i freddi invernali del nostro Paese, con l’eccezione di alcuni ibridi che richiedono la coltivazione in serra o in appartamento.
Terreno – Il substrato di coltivazione più adatto alla coltivazione dell’azalea è quello dotato di un buon drenaggio e con un pH compreso tra 5,5 e 6 (un terreno acido quindi); terreni neutri o basici consentono comunque la coltivazione, ma è opportuno apportare dei correttivi; è necessario fare una buca nel terreno, ricoprirne il fondo con del tessuto non tessuto e poi riempire la buca con terriccio per piante acidofile; il problema, ovviamente, non sussiste per la coltivazione in vaso per quali si sceglierà fin da subito il substrato più adatto. I terreni argillosi dovrebbero essere corretti con sabbia o torba.
Annaffiatura – È necessario che il substrato di coltivazione venga mantenuto sempre piuttosto umido (ma vanno evitati i ristagni idrici); le irrigazioni dovranno essere regolari e aggiustate in base alle condizioni climatiche, alla stagione e al posizionamento della pianta; si ricordi che comunque non si deve mai esagerare con la quantità di acqua fornita alla pianta. Dal momento che, come detto, l’azalea è una pianta acidofila, è opportuno evitare annaffiature con acqua eccessivamente calcarea.

A differenza dei rododendri, che sono piante piuttosto imponenti, le azalee, grazie alle loro dimensioni più contenute, si prestano anche alla coltivazione in vaso all’interno dell’abitazione
Per effettuarla è necessario prelevare, nel mese di giugno, una talea da un ramo dell’anno precedente (per informazioni sulla tecnica si consulti il nostro articolo Talea). La nuova pianta avrà le stesse caratteristiche della pianta madre.
In seguito la talea va posta in un vaso con un substrato costituito per il 50% da terriccio sabbioso e per il 50% da torba (si veda il nostro articolo Terriccio per approfondimenti). I vasi con le talee vanno posizionati in zone ben protette dal sole e con una discreta umidità. Le nuove radici (le cosiddette radici avventizie) richiedono alcune settimane per svilupparsi a dovere; una volta che ciò è avvenuto, la talea può essere posta in vaso o in piena terra.
Concimazione – Per quanto concerne la concimazione, è opportuno, nel corso del periodo vegetativo e durante quello della fioritura, concimare la pianta con fertilizzanti appositamente studiati per piante acidofile.
Potatura – Al termine della fioritura è necessario effettuare la potatura; dovranno essere rimossi i rami secchi o danneggiati (questo va fatto sia al termine della stagione invernale sia nel corso dei mesi più caldi) o accorciati i rami troppo lunghi. I fiori che cominciano ad appassire vanno rimossi.

L’azalea è una pianta che non ama particolarmente le esposizioni molto soleggiate; predilige piuttosto posizioni più ombreggiate, al riparo di una siepe o sotto un albero
Moltiplicazione e impianto – Nella gran parte dei casi la propagazione dell’azalea viene effettuata tramite talea (la propagazione per seme è decisamente sconsigliata nel caso delle azalee) in quanto è la pratica che garantisce, per quanto riguarda questa pianta, le maggiori probabilità di successo.
Malattie – Per quanto concerne parassiti e malattie, va ricordato che sono diversi gli attacchi che l’azalea può subire. Un’eccessiva umidità e i ristagni idrici possono essere causa di marciumi a carico di radici e colletto; nei casi più gravi si possono avere marciumi anche a carico di foglie e fusto.
Un fungo pericoloso per le azalee è l’Exobasidium rhododendri, un parassita che provoca la formazione di galle spugnose sulle foglie. Quando ciò si verifica è necessario provvedere a un’immediata pulizia. L’azalea può essere attaccata anche dalla muffa grigia.
Altre avversità che possono colpire l’azalea sono il ragnetto rosso, che fa comparire delle macchie gialle sul fogliame, gli afidi e le cocciniglie che succhiano la linfa della pianta e la indeboliscono.
Funghi, parassiti e acari vanno combattuti con fungicidi, antiparassitari e acaricidi.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.