L’anubias è una pianta perenne sempreverde; il genere Anubias appartiene alla famiglia delle Aracee. Le specie sono piante acquatiche o semi-acquatiche, nel senso che possono vivere anche parzialmente emerse. Sono molto utilizzate negli acquari per la facilità di coltivazione; sono piante poco esigenti in fatto di luce, molto resistenti e non sono preda dei pesci erbivori.
Il nome del genere deriva da quello di una divinità dell’antico Egitto, Anubis, dio dell’oltretomba e dell’oscurità, in riferimento al fatto che queste piante riescono a crescere bene anche in condizioni di poca luce.

Le piante acquatiche del genere Anubias sono molto utilizzate negli acquari (nella foto: Anubias barteri var. nana)
Queste piante acquatiche sono utilizzate nell’acquario per via delle loro foglie molto appariscenti e per la capacità di fiorire sott’acqua. I fiori sono portati su una spata verde-bianca e possono durare qualche settimana.
Anubias – Specie
La specie più utilizzata negli acquari è l’Anubias barteri, di cui si conoscono diverse varietà:
- Anubias barteri var. nana (sinonimo di Anubias nana), ha foglie a forma di cuore non più lunghe di circa 5 cm. Si tratta della varietà più conosciuta e apprezzata.
- Anubias barteri var. augustifolia (sinonimi di Anubias lanceolata f. augustifolia), ha foglie più lunghe 15 cm circa, lanceolate.
- Anubias barteri var. caladiifolia, ha foglie a forma di cuore e può raggiungere l’altezza di 30 cm.

Il fiore (spata) di una Anubias barteri var. nana
Anubias nell’acquario
Luce – Le piante del genere Anubias non sono molto esigenti in fatto di luce, pertanto sono una buona scelta per le prime esperienze di gestione di un acquario. Alcune specie possono addirittura prosperare in acquari privi di luce artificiale, con la sola luce d’ambiente naturale.
Terreno – In genere le piante sono messe su fondo sabbioso.
Temperatura – L’intervallo di temperatura sopportato dalle varie specie è tra i 22 e i 27 gradi centigradi; solo per l’Anubias barteri var. augustifolia l’intervallo si abbassa tra i 20 e i 27 gradi.
pH – Le piante si adattano a un pH dell’acqua da 5.5 a 9.0.
Moltiplicazione – Le piante di questo genere sono molto lente a crescere e generalmente non si consiglia la moltiplicazione, che però può avvenire con la suddivisione del rizoma.
Utilizzo in acquario – Sono utilizzate in acquario per il valore ornamentale delle foglie e la loro spiccata adattabilità. La scelta più comune è quella di legarle a un sasso o a un tronco e d è preferibile non sotterrare le radici se messe sul fondo.
Malattie – Le piante di questo genere sono molto resistenti e possono incorrere solo nel marciume del rizoma, causato da parassiti (funghi o nematodi) o da stress ambientali. In particolare, il fungo Rhizoctonia solani è facilmente individuabile perché causa una colorazione marrone del rizoma, che deperisce quindi velocemente. Nel caso la pianta sia infestata da questo fungo, occorre tagliare la parte del rizoma interessata ed eliminarla. Mantenere il pH basico può contribuire a limitare la proliferazione dei funghi.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.