L’abelia grandiflora è una pianta perenne arbustiva sempreverde della famiglia delle Caprifoliacee. Raggiunge al massimo circa i 2 m di altezza.
Classificazione – Genere: Abelia; famiglia: Caprifoliacee.
Origine – L’abelia è originaria della Cina, del Giappone e del Messico.
Habitat – Terreni umidi nei pressi di fiumi o laghi.
Usi – L’aspetto e la rusticità dell’abelia la rendono molto adatta alla creazione di siepi o bordure decorative (la distanza fra le piante varia fra 0,5 e 1 m).
Etimologia – Il nome del genere, Abelia, è una dedica al suo scopritore, il medico britannico Clarke Abel; l’epiteto specifico, grandiflora, deriva da grandis, grande e da flos, fiore: dai grandi fiori.
Indice

Abelia x grandiflora ‘Kaleidoscope’
Abelia – Specie e ibridi
La più nota e coltivata in Italia è l’Abelia x grandiflora, un ibrido proveniente dalla Cina, particolarmente apprezzato per la fioritura abbondante. Di questa esistono sul mercato diverse cultivar, tra cui l’Abelia x grandiflora ‘Kaleidoscope’, che si distingue per il colore giallo delle foglie, e la ‘Edward Goucher‘, di dimensioni ridotte e dai fiori lilla.
Altre specie sono l’Abelia chinensis, l’Abelia mosanensis e l’Abelia schumannii.

Abelia chinensis

Abelia mosanensis

Abelia schumannii
Abelia grandiflora – Coltivazione
L’abelia è una pianta con fusti sottili, di colore rossiccio e arcuati, foglie ovali e dentellate e, in estate, piccoli fiori a trombetta di colore bianco-rosato, singoli o raggruppati. Le nuove foglie hanno un caratteristico color bronzo che distingue questa pianta in autunno. I frutti dell’abelia sono acheni legnosi, con un singolo seme. L’abelia può essere coltivata anche in vaso, purché di grandi dimensioni e tenuto all’aperto.
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – L’abelia grandiflora può raggiungere i 2 m di altezza per un’estensione di circa 1,5 m.
Tempo altezza massima – 15-17 anni.
Esposizione – Tutte le varietà di abelia sono molto versatili e adattabili a diverse condizioni ambientali: non temono il freddo e la mezz’ombra, anche se l’esposizione alla luce solare garantisce una fioritura più rigogliosa. In giardino non hanno problemi se piantate in piena terra.
Temperatura – Tollera temperature comprese sopravvive tra -10 e 40 °C.
Terreno – Le varietà di abelia crescono bene in qualsiasi tipo di terreno, anche se ovviamente si ottengono risultati migliori in terreni ricchi e ben drenati.
Fioritura – Da metà luglio a metà ottobre.
Annaffiatura – L’abelia sopporta bene anche la siccità. Solo le piante giovani sono più sensibili e richiedono maggiore protezione e annaffiature regolari. Nella stagione primaverile ed estiva basta un’annaffiatura settimanale, mentre nei mesi più freddi basta ricordarsi che come pianta sempreverde l’abelia ha comunque bisogno di un po’ d’acqua. Durante la crescita del fusto e delle foglie (periodo vegetativo) si può sciogliere del concime nell’acqua delle annaffiature ogni due settimane. Sia in vaso sia in piena terra è importante evitare il ristagno dei liquidi nel terreno.

L’abelia deve il suo nome al dottor Clarke Abel, che all’inizio del 1800 la scoprì durante un viaggio in Cina per studiare la flora locale
Concimazione – Come concime si può utilizzare stallatico pellettato, compost o ammendante organico sull’area coperta dalla pianta. Per favorire la fioritura a inzio primavera si può utilizzare granulare a lenta cessione ad alto tenore di potassio. Procedura usuale è lavorare smuovere il terreno e annaffiarlo abbondantemente. Per le piante giovani si può ripetere la somministrazione a inizio estate.
Potatura – Per favorire lo sviluppo compatto e la fioritura abbondante, è utile potarla alla base in autunno e ogni qualvolta presenti rami secchi o malati. Una potatura più decisa al termine della potatura è necessaria per le piante più vecchie per stimolarne il rinnovamento vegetativo.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione dell’abelia si ottiene tramite i semi, tranne che per l’Abelia x grandiflora, che richiede la riproduzione per talea, radicando porzioni di fusto in un miscuglio di sabbia e torba. In entrambi i casi, la pianta non va subito messa a dimora in piena terra, ma tenuta in vasi di piccole dimensioni fino allo sviluppo delle radici. Il periodo migliore per l’impianto è l’autunno ed è necessario preparare una buca sufficientemente profonda per le radici (almeno 30 cm), con una base di stallatico, e fornire alla pianta acqua in abbondanza per le prime settimane. Nelle aree più fredde è opportuno rimandare l’impianto a metà-fine febbraio per evitare i geli invernali.
Malattie – L’abelia è difficilmente soggetta a malattie o parassiti, anche se talvolta può essere colpita dagli afidi, o pidocchi delle piante, facilmente contrastabili con antiparassitari ma anche con metodi naturali come l’infuso di acqua e aglio.

Foglie di Abelia x grandiflora
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Abelia schumannii.