Vuolsi così colà dove si puote è una celeberrima espressione presente per due volte nella Divina Commedia di Dante Alighieri; entrambe le volte è pronunciata da Virgilio che fa da guida al poeta fiorentino; la frase continua con “ciò che si vuole, e più non dimandare”.
La prima volta la si trova nel III canto; Virgilio dice a Caronte:
- «[…] Caron, non ti crucciare:
- Vuolsi così colà dove si puote
- ciò che si vuole, e più non dimandare»
La seconda volta è presente nel V canto; stavolta il poeta romano si rivolge a Minosse:
- «[…] Perché pur gride?
- Non impedir lo suo fatale andare:
- Vuolsi così colà dove si puote
- ciò che si vuole, e più non dimandare»
Il significato è “si vuole così là dove si può tutto ciò che si vuole (e non chiedere altro)”. Il riferimento è alla volontà divina alla quale devono obbedire tutti gli esseri viventi.

Caronte, il traghettatore dei dannati sul fiume Acheronte
Nel linguaggio comune
Nel linguaggio comune l’espressione è spesso usata con toni sarcastici o scherzosi per riferirsi alla volontà indiscutibile di una persona che ha il potere di decidere; è quindi un richiamo al rispetto delle gerarchie.
Frasi celebri, motti e modi di dire – Frasi di Dante Alighieri