Tu quoque Brute fili mi è un’espressione latina il cui significato letterale è Anche tu, Bruto, figlio mio. La tradizione vuole che Gaio Giulio Cesare abbia pronunciato queste parole rivolgendosi a Giunio Bruto riconoscendolo fra i suoi uccisori. Sempre la tradizione vuole che Bruto abbia pronunciato nell’occasione, la famosa frase Sic semper tyrannis! (Così sempre ai tiranni!).
La frase (anche nella forma abbreviata Tu quoque) viene utilizzata anche ai giorni nostri esprimendo amara sorpresa nei confronti di colui che, da noi beneficiato, ci ripaga con l’ingratitudine; spesso e volentieri la si usa anche in contesti scherzosi, esprimendo finta sorpresa, nel cogliere in fallo qualcuno che commette un errore o dal quale ci si aspettava un diverso comportamento.

Assassinio di Giulio Cesare (Book of history, 1897)
Frasi celebri, motti e modi di dire – Locuzioni e frasi latine