Terzo incomodo è una locuzione il cui significato varia a seconda del contesto in cui la si utilizza; in linea generale significa “di troppo”; è l’elemento disturbante in una competizione sportiva o di altro tipo (lavorativa, politica ecc.), in una relazione sentimentale ecc. Nell’ambito delle relazioni sentimentali, il terzo incomodo può essere chi sta cercando di conquistare una persona che ha già un rapporto sentimentale oppure, più semplicemente, chi si trova, per caso o no che sia, vicino a due persone che preferirebbero restare da sole (se trattasi di due innamorati, la terza persona si trova, come si dice popolarmente a “reggere il moccolo”).
Terzo incomodo – Esempi di utilizzo dell’espressione
(“Il ruolo di terzo incomodo spetterà anche quest’anno al campione uscente, quell’Atletico Madrid che la passata stagione ha sorpreso un po’ tutti andando a vincere la Liga all’ultima giornata pareggiando proprio in casa del rivale diretto, il Barcellona dell’attuale tecnico dell’Argentina Tata Martino“; la Repubblica, 22 agosto 2014).
(“Non ci fosse il terzo incomodo, Andy Murray, che s’avvia comodamente in prima classe verso l’epilogo di domenica, scriverei che la finale degli Internazionali di Roma s’è conclusa oggi alle 19.01 sul Centrale con la vittoria del numero 1 al mondo Novak Djokovic per 7-5 7-6“; la Repubblica; 13 maggio 2016).
(“È morto a 68 anni Ferruccio Mazzola, il terzo incomodo, dal titolo del suo celebre libro autobiografico. Figlio dell’immenso Valentino, simbolo del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga, e fratello minore del più noto Sandro, campione con l’Inter e con la Nazionale, Ferruccio ha vissuto anche lui nel e per il mondo del calcio“; Il Fatto Quotidiano, 7 maggio 2013“).
(“Ma la vera bestia nera è Grillo, il terzo incomodo, il comico diventato politico con molti pensieri e tante parole che hanno caratterizzato l’era berlusconiana e che ora riempiono le piazze e le urne di 5 Stelle“; La Stampa, 29 aprile 2014).
(“Domenica si vota e il centrosinistra genovese è diviso in tre candidati e un numero infinito di paradossi. Zara è il «terzo incomodo» tra Marta Vincenzi, l’ulivista infine appoggiata dai Ds, e il poeta Edoardo Sanguineti, sinistra radicale. Ma chiamarlo terzo incomodo sarebbe ancora poco: il sessantanovenne ex presidente degli industriali, cattolico, è infatti lo «spariglia-tutto», convinto a presentarsi dagli inviti di alcuni amici, su tutti il petroliere patron della Samp Riccardo Garrone, e puntualmente accolto da una serie di etichette che cercano di affibbiargli in città smorzandone la forza, e svelando al contempo quanto sia, effettivamente, temuta“; La Stampa, 2 febbraio 2007).
(“Quando arriva un figlio talvolta (o molte volte) il marito diventa il terzo incomodo e non ha più un posto decente nella relazione, tutta occupata dal nuovo venuto“; La Stampa, 2 marzo 2018).
(“La storia si basa su sentimenti forti e su eventi e situazioni estreme dove si muovono i tre protagonisti, Lara-Anna Manera, Carlo- Salvo Simeoli e Luca, il terzo incomodo, interpretato da Sergio Arcuri. Lara e Carlo, novella coppia di sposi, sono infatti alle prese con un “triangolo” particolare, che coinvolge l’omosessuale Luca, innamorato di Carlo“; la Repubblica, 22 gennaio 2016).
[“Ignazio Marino, candidato alla segreteria del Partito democratico, è solo un «terzo incomodo» o ha delle effettive possibilità di riuscire? Provo ad esaminarle, queste possibilità, sine ira et studio, prescindendo cioè da ostilità o simpatia verso la politica e le qualità umane del candidato (benché, per trasparenza: la mia simpatia è netta e dichiarata)“; La Stampa, 9 luglio 2009).
(“La vita, a volte, ti mette a dura prova ponendoti di fronte a drammi veri, come quello del terzo incomodo. Ti è mai capitato di reggere la candela al tuo amico e alla sua nuova fiamma? Allora sai bene di cosa parliamo“; mtv.it; 11 aprile 2018).

Terzo incomodo è una locuzione il cui significato varia a seconda del contesto in cui la si utilizza; in linea generale significa “di troppo”
In inglese
L’espressione “terzo incomodo” è generalmente resa in lingua inglese con third wheel (letteralmente, terza ruota); è usata con due accezioni:
- persona o cosa che ha poca o nulla utilità (in italiano si usa spesso l’espressione ultima ruota del carro)
- persona indesiderata o inopportuna che sta vicino a una coppia.