Essere come la tela di Penelope è un’espressione figurata utilizzata, generalmente con significato negativo, per fare riferimento a qualcosa che non finisce mai a causa di continue modifiche, revisioni, rifacimenti ecc.
Essere come la tela di Penelope – Origine del modo di dire
Come molte espressioni figurate, anche questa ha un’origine antica; è tratta infatti dal celeberrimo poema omerico, l’Odissea. In breve i fatti; Penelope era la moglie di Ulisse e regina di Itaca; essa attendeva il ritorno del marito – che sarebbe stato lontano dal suo paese per circa 20 anni a causa della guerra di Troia e delle successive peregrinazioni – restandogli fedele, ma, sfortunatamente, aveva molti pretendenti tra i Proci che stavano tiranneggiando l’isola; Penelope, per evitare un matrimonio sgradito, promise a coloro che volevano prenderla in moglie, che avrebbe scelto uno di loro dopo aver terminato di tessere il sudario che stava preparando per il suocero Laerte; la donna però, molto astuta, ogni notte disfaceva la tela che aveva tessuto il giorno in modo che il suo lavoro non avesse mai fine; ciò le permetteva, conseguentemente, di procrastinare sempre la data delle nozze. Ulisse sarebbe poi tornato, avrebbe liberato Itaca dalla tirannia dei Proci e si sarebbe ricongiunto con la moglie. Per antonomasia, l’espressione “essere una Penelope” indica una donna fedele al proprio coniuge, casalinga e molto laboriosa.
I seguenti versi sono tratti dall’Odissea (II, 121-122, 134-139; traduzione di Ippolito Pindemonte)
- «Tela sottile, tela grande, immensa,
- A oprar si mise […]
- […] Intanto,
- Finché il giorno splendea, tessea la tela
- Superba; e poi la distessea la notte
- Al complice chiaror di mute faci.
- Così un triennio la sua frode ascose,
- E deluse gli Achei.»

Illustrazione raffigurante Penelope che tessa la tela
Secondo Apollodoro (storico, grammatico e lessicografo greco antico), il più prestante dei Proci, Antinoo, sedusse infine Penelope e Ulisse la rimandò dal padre Icario (re di Sparta).
Esempi di utilizzo dell’espressione
Di seguito alcuni esempi di utilizzo dell’espressione tratta da articoli di quotidiani o riviste online.
(“La più famosa opera di Gaudí è come la tela di Penelope: non finisce mai. La chiesa è in costruzione da oltre 100 anni, ma fortunatamente sembra che sarà finalmente completata nel 2026“; Pimp My Trip, 10 marzo 2021).
(“Dalla Croce Rossa, che tra i molti servizi effettua anche la distribuzione di sacchi a pelo e bevande calde tre volte la settimana, non si capacitano dell’operazione: «È assurdo e anche preoccupante – dice il presidente Graziano Giardino – È come la tela di Penelope, da un lato si costruisce e dall’altro si annulla tutto»”; La Stampa, 1° febbraio 2018).
(“Qualcuno, nei giorni scorsi, ha scritto che l’Italia è come la tela di Penelope: nel momento in cui ci stiamo illudendo di aver compiuto un passo avanti, ne facciamo frettolosamente due indietro. Sono perfettamente d’accordo“; Corriere Salentino, 13 dicembre 2012).