Prendere lucciole per lanterne è un’espressione tipica della lingua italiana che significa “confondere una cosa con un’altra”, “commettere un errore macroscopico”, “equivocare grossolanamente”, “fraintendere”; “sbagliarsi di grosso”; espressioni idiomatiche che hanno il medesimo significato sono “prendere una cantonata”, “prendere fischi per fiaschi” e “prendere un granchio“.
(“Questa è la classica partita dove avremo tutto da perdere, ma se vogliamo crescere dobbiamo affrontare anche questo tipo di gare. Nel calcio d’agosto si rischia di prendere lucciole per lanterne: il Benevento è più avanti di noi ed è già abituato a giocare per i tre punti. Per noi, invece, sarà la prima, ma teniamo ad andare avanti e a fare bene perché è una manifestazione che ha grande importanza”; la Repubblica, 16 agosto 2013“).
(“È stata la giornata che ha messo in rilievo il risultato della capolista Gavorrano, bloccata in casa della penultima della classe, il Viareggio. Ma attenzione a non prendere lucciole per lanterne: gli ospiti hanno rifatto il parco giocatori; La Stampa, 21 giugno 2019).
(“Sono state diffuse le nomination ufficiali agli Oscar 2017 che si terranno a Los Angeles il prossimo 26 febbraio e a prima vista ci sembra che i membri dell’Academy abbiano – come dire – preso lucciole per lanterne“; funweek.it, 25 gennaio 2017).
L’origine della curiosa espressione è facilmente intuibile; sia le lucciole che lanterne emettono luce, ma sono così diverse fra loro che, per quanto sia buio, è praticamente impossibile confonderle.

Prendere lucciole per lanterne è un’espressione tipica della lingua italiana che significa “confondere una cosa con un’altra”, “commettere un errore macroscopico”