Popolo bue è un’espressione sempre impiegata con intenti spregiativi; è utilizzata, con generico riferimento alla popolazione, con il significato di “massa di persone acritica, sottomessa e conseguentemente manipolabile con una certa facilità”; il riferimento è al bue, un animale che può essere aggiogato senza troppo sforzo.
Esempi di utilizzo

Popolo bue è un’espressione sempre impiegata con intenti spregiativi
Di seguito alcuni esempi di utilizzo della locuzione tratti da articoli di giornali o riviste a diffusione nazionale.
(“E, inoltre, non sono forse solo gli irlandesi, questo piccolo popolo di resistenti, gli unici che in Europa sono stati chiamati a esprimere la propria opinione? Non vogliono essere considerati un popolo bue buono soltanto per recarsi alle urne quando occorre“; la Repubblica, 24 giugno 2008).
(“Siamo il solito popolo bue. Consentiamo una guerra civile da social media per sviare l’attenzione“; Il Fatto Quotidiano, 26 giugno 2018).
(“È una prova sicura del loro disprezzo per l’elettorato, considerato come una massa volgare che deve essere ingannata, perché non vuole altro (vulgus vult decipi, ergo decipiamus, il popolo vuol essere ingannato, quindi lo inganniamo, diceva il cardinale nipote Carlo Carafa). Popolo sovrano o popolo bue?“; Italia Oggi, 9 gennaio 2018).