Per il rotto della cuffia è un’espressione molto comune che viene generalmente abbinata a verbi quali “cavarsela”, “scamparla”, “salvarsi” e ha il significato di “alla meno peggio”, “alla meglio”, “con estrema difficoltà”, “con molta fatica”; “per un pelo”, “miracolosamente”.
Particolarmente frequente è l’utilizzo di tale locuzione in ambito sportivo.
Perché si dice “per il rotto della cuffia”? – Origine del modo di dire
L’origine di questa curiosa espressione non è stata del tutto chiarita; le ipotesi attualmente più accreditate sono tre:
- alcuni ritengono che faccia riferimento al copricapo di maglie in metallo indossato sotto l’elmo dai cavalieri medievali; tale copricapo era appunto detto “cuffia”; poteva capitare che, in battaglia, l’elmo fosse trapassato da una lancia, ma che il cavaliere si salvasse proprio grazie alla presenza della cuffia.
- Altri ipotizzano che l’origine sia legata alla giostra medievale della Quintana o a quella del Saracino; nel corso della giostra, un cavaliere deve centrare un fantoccio girevole cercando di non farsi colpire a sua volta dalla mazza di cui il fantoccio è armato; nel caso in cui il cavaliere fosse stato colpito soltanto nella cuffia e non fosse caduto da cavallo, la sua gara sarebbe stata valida; egli si sarebbe quindi salvato “per il rotto della cuffia”.
- Altra plausibile ipotesi sarebbe quella riportata da O. Lurati nel suo Dizionario dei modi di dire; Lurati fa riferimento a una delle accezioni del termine cuffia: “parte della cinta di una città”. Passare per il rotto della cuffia avrebbe quindi il significato di passare attraverso una breccia aperta nelle mura. L’ipotesi di Lurati sarebbe confortata dal fatto che l’espressione, con il termine muro che sostituisce cuffia, è presente in un passo delle Satire di Ludovico Ariosto:
- Uno asino fu già, ch’ogni osso e nervo
- Mostrava, di magrezza; e entrò, pe ‘l rotto
- Del muro, ove di grano era uno acervo;
- E tanto ne mangiò che l’èpa, sotto,
- Si fece più d’una gran botte grossa.

Per il rotto della cuffia è un’espressione che ha il significato di “alla meno peggio”, “alla meglio”, “con molta difficoltà”, “per miracolo”.
Esempi di utilizzo
Di seguito alcuni esempi di utilizzo dell’espressione tratti da articoli di quotidiani a diffusione nazionale.
(“Quando si dice non essere previdenti. Ma in fondo quelli del Leicester City c’è anche da capirli: dopo essersi salvati per il rotto della cuffia nella passata stagione grazie alla striscia positiva di 7 vittorie nelle ultime 9 partite, alzi la mano chi avrebbe potuto anche solo immaginare un inizio d’annata così travolgente come quella che i Foxes stanno vivendo ora, primi in classifica in coppia col Manchester City“; La Gazzetta dello Sport, 3 dicembre 2015).
(“Il Barcellona, che sabato sera ha pareggiato per il rotto della cuffia nello stadio Wanda Metropolitano a Madrid, contro l’Atletico (1-1), ha comunicato via Twitter, sul proprio account ufficiale, la brutta notizia: «Rafinha ha subito la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Nei prossimi giorni si procederà al trattamento chirurgico»“; La Repubblica, 25 novembre 2018).
(“Una vittoria amarissima, per il rotto della cuffia, anzi praticamente una disfatta: appena un seggio di vantaggio e qualche migliaio di voti in più. In Irlanda del Nord, dopo quasi vent’anni di fatica per ricucire un popolo diviso, le fratture tornano a galla, aggravate dalla Brexit, e gli equilibri politici cambiano bruscamente“; La Stampa, 5 marzo 2017).
(“Il novarese Giulio Pace si è salvato per il rotto della cuffia dal crollo del cavalcavia della A14, ieri (giovedì 9 marzo) all’altezza di Camerano (Ancona). Nel disastro è morta una coppia di coniugi, tre operai sono rimasti feriti“; La Stampa, 10 marzo 2017).