Opera omnia è una locuzione latina il cui significato letterale è “tutte le opere”; secondo alcuni dizionari la si impiega per fare riferimento alla totalità delle opere di uno scrittore; in realtà, come si può notare dagli esempi che riportiamo più avanti, la locuzione è utilizzata in modo più estensivo per indicare tutte le opere di un artista; quindi non solo scrittori, ma anche musicisti, pittori ecc.
Opera omnia – Esempi di utilizzo della locuzione
Di seguito alcuni esempi di utilizzo della locuzione.
(“C’è chi dedica gran parte della sua vita a tradurre la poesia di un Paese, per poi vedere i propri scritti ignorati per anni dai traduttori della patria a cui ha reso questo servizio. È quel che è accaduto all’italo-messicano Fabio Morábito – che pure, va detto, non se n’è mai fatto un cruccio. Un poeta, per giunta, con genitori italiani. È nato (come André Aciman) ad Alessandria d’Egitto nel 1955; cresciuto poi a Milano, è arrivato da adolescente in Messico. Oggi scrive in spagnolo; sua, del 2005, è la prima (e unica) opera omnia tradotta di Eugenio Montale“; la Repubblica, 3 gennaio 2022).
(“La Rykodisc ha iniziato a ripubblicare l‘opera omnia di Frank Zappa, rivista e corretta con il controllo assoluto della Zappa Family Trust e in versioni riviste personalmente dal Maestro di Baltimora. Sono già disponibili, come picture disc, con jewel box trasparente, foto e disegni dell’epoca, Apostrophe, Overnite Sensation, Lumpy Gravy, London Symphony Orchestra, We’re only in it for the money e Does humor belong to music“; la Repubblica, 8 maggio 1995).
(“L’opera omnia del pittore Gregorio Sciltian, con 214 tavole a colori e in bianco e nero, 32 pagine di catalogo delle opere, didascalie in italiano, francese e inglese“; dal sito della casa Hoepli Editore).

La locuzione opera omnia è usata non soltanto per riferirsi alla totalità delle opere di poeti e scrittori, ma più estensivamente al complesso delle opere di artisti di vario tipo come musicisti, pittori, scultori ecc.
Singolare o plurale?
La locuzione nominale opera omnia, neutro plurale in latino, è generalmente impiegata in italiano in qualità di sostantivo femminile invariabile e quindi, come tale, accettata sia al singolare che al plurale; alcuni la indicano soltanto come sostantivo femminile singolare; al riguardo vi sono alcune discussioni; Treccani per esempio scrive che la locuzione è usata in italiano come “sostantivo femminile plurale e più spesso come sostantivo femminile singolare”; sono quindi da considerarsi accettabili entrambe le seguenti espressioni:
- L’opera omnia di Giosuè Carducci (più frequente)
- Le opera omnia di Giosuè Carducci.
Anche in caso di enumerazione sono da considerarsi accettabili entrambe le espressioni seguenti:
- L’opera omnia di Leopardi, Carducci, Manzoni e Verga (forma che secondo Treccani è preferibile)
- Le opera omnia di Leopardi, Carducci, Manzoni e Verga.
Non è poi infrequente il riscontro dell’utilizzo dell’espressione opere omnie; più raro, ma effettivamente riscontrabile da ricerche in Rete, anche l’impiego della locuzione operae omniae.
Infine, secondo il DOP, Dizionario italiano multimediale multilingue di ortografia e pronunzia, è “pure usabile per riguardo alla regolare corrispondenza tra neutro latino e maschile italiano gli opera omnia“.
Frasi celebri, motti e modi di dire – Locuzioni e frasi latine