Obtorto collo è una nota locuzione latina (usata per esempio da Plauto) il cui significato letterale è “con il collo storto”. La si usa, sia in contesti formali che informali (talvolta anche con intenti scherzosi) per riferirsi all’accettazione di imposizioni esterne contro la propria volontà; è, di fatto, utilizzabile al posto di espressioni quali malvolentieri, controvoglia, con riluttanza, a denti stretti, di mala voglia, o perché costretto. In Cicerone si trova la variante “obtorta gula”.
Secondo alcuni, la locuzione nacque quando durante la seconda guerra sannitica i romani, accerchiati alle Forche Caudine (321 a.C.), dovettero inchinarsi passando sotto un giogo di lance dei sanniti, una costrizione simbolica che significava l’assoggettamento dei romani ai loro vincitori.
“Una relazione burrascosa, poi una complicata separazione. Le tre figlie erano rimaste a lei e l’ex marito aveva accettato obtorto collo“. (La Stampa, 4/11/2017).

Obtorto collo ha lo stesso significato di espressioni quali malvolentieri, controvoglia, con riluttanza, a denti stretti, di mala voglia ecc.
In inglese
La traduzione in lingua inglese può essere resa con le seguenti espressioni: with bad grace, unwillingly, reluctantly.
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