O tempora, o mores! è una celebre esclamazione di Marco Tullio Cicerone che ebbe modo di ripeterla in varie orazioni (la prima volta nelle Verrine); la traduzione italiana è “O tempi, o costumi”); il filosofo romano era solito deplorare la corruzione che imperversava nella propria epoca, in particolar modo in ambito politico.
Oggi la frase di Cicerone viene utilizzata soprattutto in tono scherzoso o bonariamente polemico.
(“Lo declinano hip hop, va a ruba su e-Bay e alla radio è un tormentone. O tempora, o mores, roba vecchia le notti insonni prima della versione in classe, speriamo che non esca Tacito, la professoressa fissata con l’esametro con spondeo al quinto piede. Il latino è un’altra faccenda adesso, e se non proprio uno spasso, una passione libera e leggera che attraversa paesi e generazioni”; la Repubblica, 20 luglio 2006).
Nota – La frase viene quasi sempre riportata con il punto esclamativo, un segno che è stato introdotto in epoca medievale e che non veniva utilizzato dai latini.

Statua marmorea di Cicerone
Frasi celebri, motti e modi di dire – Locuzioni e frasi latine