Non ti curar di loro, ma guarda e passa è una delle più comuni alterazioni popolari del celeberrimo verso dantesco Non ragioniam di lor, ma guarda e passa; si tratta di quindi di un modo di dire di origine colta il cui significato è piuttosto chiaro; oggi lo si impiega per lo più quando si vuole affermare che non vale la pena di preoccuparsi e di farsi il sangue amaro (altro celebre modo di dire utilizzato come sinonimo di inquietarsi) a causa di malignità, bugie, calunnie o pettegolezzi altrui, una sorta di invito a fregarsene, a lasciar perdere, in quanto non si può piacere a tutti.
Il verso originale che ha dato vita alla variante si trova nella Divina Commedia, per la precisione nel canto III dell’Inferno (III, 51)
- «Fama di loro il mondo esser non lassa;
- misericordia e giustizia li sdegna:
- non ragioniam di lor, ma guarda e passa».
Queste parole sono pronunciate da Virgilio che sta descrivendo gli ignavi, ovvero i vili, coloro che nel corso della loro esistenza non hanno mai agito né nel bene né nel male («coloro che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo»).
Non ti curar di loro, ma guarda è passa è un modo di dire così prepotentemente entrato nel parlare comune che non è affatto infrequente trovarlo virgolettato come se fosse l’esatta citazione. In errore è stato indotto anche il noto giornalista e scrittore Beppe Severgnini che a suo tempo fu pesantemente “redarguito” sul web da molti lettori che gli rimproverano di aver sbagliato la colta citazione. Di seguito un altro esempio:
(Dalla controparte molti i commenti. Il vice sindaco Francesco Tavolato sottolinea: «Come dice il poeta Dante Alighieri nella sua Divina Commedia… “non ti curar di loro, ma guarda e passa“»; La Stampa, 21 luglio 2017).

Statua di Dante Alighieri, autore della Divina Commedia, l’opera poetica più importante composta in lingua italiana
Frasi celebri, motti e modi di dire – Frasi di Dante Alighieri