Morale della favola è un’espressione molto comune che può essere utilizzata con diverse sfumature di significato; è un modo di dire ricorrente, sia nel linguaggio scritto che in quello parlato.
Morale della favola – Significato
Più letteralmente, l’espressione ha il significato di insegnamento che si ricava da una favola (o da un racconto, da una parabola ecc.); ricordiamo a questo proposito che una delle accezioni del termine favola è quella di “vicenda, variamente narrata (in prosa o in versi) che può avere per protagonisti persone, animali o cose e il cui scopo fondamentale è quello di facilitare la comprensione di una verità morale”. Si pensi, a mo’ di esempio, alle celebri favole di Esopo (La volpe e l’uva, La cicala e la formica, Al lupo! Al lupo! e La gallina dalle uova d’oro ecc.) o di Fedro (La rana e il bue, Il lupo e il cane), racconti mai fini a sé stessi.
Più estensivamente, invece, con morale della favola si fa riferimento alla sostanza, all’esito, alla conclusione (intesa come conseguenza che si ricava da una riflessione) di un discorso, di un fatto, di un avvenimento; con questo significato è pressoché equivalente a espressioni quali “il nocciolo della questione”, “in conclusione”, “arrivando al dunque” ecc.
L’espressione è frequentemente usata anche in modo scherzoso, spesso come inciso, quando si traggono le conclusioni di qualcosa (“Quella sera l’ho riaccompagnata a casa, lei mi ha invitato a entrare e, morale della favola, sono rimasto lì nove anni”; da “Safari di sangue” di Deon Meyer).

Una favola è una vicenda in cui, fra i protagonisti, possono esserci uomini, animali, piante o esseri inanimati
Esempi di utilizzo
Di seguito alcuni esempi di utilizzo dell’espressone tratti da articoli di quotidiani a diffusione nazionale.
(“La morale della favola di ferragosto è che esiste un modo tutto italiano (sarei tentato di dire democristiano) per affrontare lo tsunami in arrivo: quel misto di temerarietà temperata dal buon senso, slanci di umanità e predisposizione naturale al compromesso che nei momenti difficili questo strambo Paese altrimenti autodistruttivo riesce ancora a esprimere, quasi sorprendendosi di sé stesso“; La Stampa, 13 agosto 2009).
(“L’infrazione è però stata registrata anche dal Giappone, costretto a intervenire. Gli aerei russi e cinesi sono infatti riusciti a mettere il dito in una delle tante piaghe che affliggono i rapporti tra Tokyo e Seul. Il jet russo avrebbe infatti violato anche i confini del Giappone perché le isole Dokdo sono controllate dai sudcoreani ma rivendicate dai giapponesi, che le chiamano Takeshima. Morale della favola: anche Tokyo ha fatto decollare i suoi caccia per monitorare gli aerei da guerra di Mosca e Pechino“; La Stampa, 24 luglio 2019).
(“Ho vissuto a Londra per quasi due anni. Solo sei mesi fa ho deciso di lasciare tutto quello che avevo e tornare in Italia, a Roma e cercare un lavoro che mi potesse permettere di vivere vicino alla mia ragazza. Morale della favola? Fra quindici giorni torno a Londra perché in sei mesi ho avuto una sola chiamata a 800 euro per 30 giorni, e con un affitto da 450 euro al mese i soldi sono diminuiti, il mio conto corrente è andato in picchiata“; Il Fatto Quotidiano, 14 marzo 2011).
(“«Fate attenzione alle casse self-service, passate bene i vostri articoli e non dimenticate che potete andare in prigione per dei barattoli». È questa la morale della favola che una ragazza francese, Émilie Guzzo, ha tratto dall’assurda disavventura che ha vissuto assieme al padre“; Il Fatto Quotidiano, 12 ottobre 2018).