Moglie e buoi dei paesi tuoi è un celebre proverbio che esorta ad avere una certa diffidenza nel caso di rapporti sentimentali con persone che provengono da un Paese straniero. Nel caso della “moglie”, si fa riferimento al fatto che una persona che proviene da un’altra nazione ha generalmente un background culturale diverso (in altri termini, differenti usi e costumi), cosa che potrebbe rappresentare un ostacolo nel caso di un rapporto matrimoniale.
In sostanza, interpretando alla lettera, il proverbio vuol dire che sposarsi con una donna del proprio paese dovrebbe riservare minori sorprese, così come acquistare buoi delle zone locali, le cui caratteristiche sono maggiormente note.
Si tratta di un chiaro esempio di proverbio “prescrittivo”, ovvero che indica o un comportamento da tenere o uno da evitare; i proverbi prescrittivi si distinguono da quelli descrittivi che si “limitano” a descrivere in modo impersonale quali conseguenze possono avere un determinato comportamento o una determinata situazione (si veda, per esempio, il detto popolare “con il tempo e con la paglia maturano le sorbe e la canaglia”).
Da un punto di vista linguistico va evidenziato il ricorso alla figura retorica dell’ellissi (un uso tipico nel caso di proverbi e modi di dire); è infatti omessa la voce verbale.
Moglie e buoi dei paesi tuoi – Origine del proverbio
Si intuisce facilmente che si tratta di un proverbio piuttosto “datato” nato nell’antico mondo contadino; è vero che, non troppo elegantemente, si mettono stesso piano persone (la moglie) e animali da lavoro (i buoi), ma si deve tener conto che nell’antica civiltà contadina sia i matrimoni che le compravendite venivano spesso combinati dai cosiddetti mediatori. In un mondo che non conosceva ancora la globalizzazione e in cui scarsa era la conoscenza di altre realtà, c’era una certa diffidenza verso tutto ciò che veniva “da fuori” e, quindi, era poco conosciuto.

Varianti toscane del proverbio sono “donne e buoi de’ paesi tuoi” e “moglie e ronzino pigliali dal vicino”.
In inglese
In lingua inglese, per esprimere lo stesso concetto si usa la frase idiomatica Better wed over the mixen than over the moor.
Tradotta letteralmente l’espressione significa: “meglio sposarsi sulla concimaia che nella brughiera”. Praticamente si sottintende che è meglio sposarsi sul letamaio di casa propria con la vicina piuttosto che avventurarsi a sposare uno sconosciuto nella brughiera lontana da casa.
Per inciso, mixen è il termine arcaico per concimaia.
Moglie e buoi dei paesi tuoi – Esempi di utilizzo
Ecco alcuni esempi di utilizzo dell’espressione tratti da articoli di giornali o riviste.
(“La nostalgia di casa sembra essere comune tra i reali e potrebbe creare un terremoto anche a Palazzo Grimaldi provocando una rottura tra Charlene e Alberto. In fondo i nostri nonni avevano ragione: Moglie e buoi dei paesi tuoi“; Il Mattino, 18 gennaio 2020).
(“Per noi latini, italiani, parli di una donna bionda, occhi azzurri, fisicata…”, interrompe alzandosi Manila Nazzaro (bionda), “e allora io, terrona pugliese?”, il direttore di Novella 2000 le riconosce dei meriti definendola “meravigliosa burrata”, Nazzaro chiosa “moglie e buoi dei paesi tuoi“, applausi e risate in studio“; la Repubblica, 20 marzo 2017).
(“Tre anni di corse su e giù Caserta-Milano, con la scusa delle Fiere e della caccia. «Partivo con il fucile, e mi cambiavo per strada. Ma ero io ad avere le armi puntate addosso. Tutta la famiglia contraria: “Moglie e buoi dei paesi tuoi“. Solo mio padre mi ha aiutato». Tre anni dopo Paola era a Caserta. «è stato un amore delizioso, troncato solo dalla malattia», quando, per fortuna, i ragazzi erano grandi abbastanza per capire“; la Repubblica, 20 novembre 2005).
(“Per esempio il Brasile è un Paese molto meticcio. Ma l’Italia proprio no. La saggezza contadina insegnava «moglie e buoi dei paesi tuoi». E oggi, da noi, i matrimoni misti sono in genere ferocemente osteggiati proprio dagli islamici“; Corriere della Sera, 17 giugno 2013).