Lapsus calami è una locuzione latina utilizzata con il significato di “errore di scrittura” (è quindi un’espressione sinonimica di refuso); con essa si fa quindi riferimento a un errore involontario che consiste in una lettera al posto di un’altra oppure in un nome invece di un altro.
[“Quando ho citato la profezia di Friedrich Engels (tra l’altro attribuendogli per un lapsus calami – ma chiedo comunque perdono – la paternità, assieme a Marx, del «Capitale» anziché del «Manifesto del partito comunista») non ho tenuto conto delle profezie che si autoavverano“; Il Corriere della Sera, 31 dicembre 2004].
[“Non c’è pace per l’Invalsi. Dopo le polemiche suscitate dal questionario per la «profilazione sociale» dei bambini di quinta elementare («Da grande pensi che avrai abbastanza soldi e troverai un buon lavoro?»), in queste ore stanno montando in Rete nuove polemiche causate da un infelice lapsus calami (come avrebbero detto i latini) nel quiz di storia romana. È così che la battaglia di Azio in cui la flotta di Ottaviano sconfisse le navi di Cleopatra e Antonio sullo Ionio cambia mare e fa un salto di un paio di millenni diventando la battaglia di Anzio“; Corriere della Sera, 15 maggio 2018].
Spesso si usa soltanto il primo termine, lapsus, con il quale si può fare riferimento sia al lapsus calami sia al lapsus linguae (errore di lingua), locuzione quest’ultima con la quale si indica un errore verbale, uno sbaglio commesso mentre si parla. Meno utilizzata è la locuzione lapsus memoriae (errore della memoria).
Interessante la teoria di Sigmund Freud secondo cui i lapsus sono errori molto spesso dovuti a conflitti psichici presenti nell’individuo (da qui la famosa espressione lapsus freudiano), conflitti che rivelerebbero un impulso in opposizione a quello che si sarebbe voluto scrivere o dire.

Lapsus calami è una locuzione latina utilizzata con il significato di “errore di scrittura”
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