La lingua batte dove il dente duole è un detto popolare molto noto presente in diverse varianti dialettali (in latino l’espressione equivalente è Obsequatur denti superambula lingua dolenti).
L’espressione viene utilizzata con il significato metaforico di “il pensiero va sempre a ciò che ci fa soffrire” (o anche, più estensivamente, a ciò che ci sta a cuore o ci preoccupa); la si usa quindi molto spesso per riferirsi alla situazione di colui che ritorna di continuo su determinate questioni che gli stanno a cuore e/o che lo fanno soffrire o lo preoccupano, anche se vuol fare finta che per lui siano indifferenti o comunque di importanza relativa.
(«Se l’Unione ha perso quattro punti percentuali sulla Cdl nell’ultima campagna elettorale è colpa della sinistra radicale». La lingua batte dove il dente duole, e il Francesco Rutelli venuto a Pontecagnano a chiudere l’ultima festa della Margherita torna ad attaccare l’ala radicale della coalizione di centrosinistra; La Stampa, 9 settembre 2007).
La lingua batte dove il dente duole – Origine del modo di dire
Come spesso accade nel caso dei detti popolari, si prende spunto da una situazione piuttosto comune per definirne metaforicamente altre del tutto diverse; in questo caso si fa riferimento al fatto che quando ci duole un dente, basta un piccolo tocco della lingua per risvegliare un acuto dolore.
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