Il lupo perde il pelo ma non il vizio è un notissimo proverbio italiano utilizzato solitamente in senso negativo; il significato è facilmente intuibile: è decisamente difficile cambiare del tutto la propria natura ed eliminare le cattive abitudini che possono rendere sgradevole il proprio modo di fare. Di norma lo si utilizza per riferirsi a una persona che, con il proprio comportamento, conferma le aspettative (negative) degli altri.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio – Origine del proverbio
Il proverbio trae origine con ogni probabilità dall’espressione latina Vulpis pilum mutat, non mores (La volpe cambia il pelo, ma non il comportamento) che lo storico Svetonio attribuisce all’imperatore Vespasiano nella sua opera De Vita Caesarum (Vite dei Cesari).
(“Il lupo perde il pelo ma non il vizio, dice il detto. Ed ora lo conferma anche la scienza. Chi ha tradito una volta, ha una probabilità tre volte maggiore di rifarlo in una nuova relazione, rispetto a chi non l’ha mai fatto“; huffingtonpost.it; 11 agosto 2014).
In inglese
In lingua inglese lo stesso concetto è espresso con la frase “A leopard cannot change his spots” (Un leopardo non può cambiare le sue macchie); si tratta di un antico proverbio greco che compare nell’Antico Testamento (Geremia 13,23): Can the Ethiopian change his skin, or the leopard his spots? Then may ye also do good, that are accustomed to do evil. (Può un etiope cambiare la sua pelle o un leopardo le sue macchie? Allo stesso modo, potreste voi, abituati a fare il male, fare il bene?).

In Italia il lupo è una specie protetta, in via di estinzione