Ignorantia legis non excusat (l’ignoranza della legge non scusa) una frase latina celeberrima per il suo utilizzo in ambito legale; di fatto, è una sintesi della massima giuridica relativa alla presunzione di conoscenza della legge.
È una massima che risale al diritto romano e con essa si vuole spiegare che è dovere del cittadino essere al corrente delle leggi così da evitare che la non conoscenza di una legge possa costituire un valido motivo di difesa.
In realtà, con una sentenza del 1988, la n. 364, la Corte Costituzione ha deliberato che è scusabile la non conoscenza della legge penale nei casi in cui l’ignoranza sia incolpevole e inevitabile; più specificamente, l’ignoranza è scusabile nel caso in cui essa sia dovuta a una disinformazione collettiva oppure se la norma di legge è oscura o contraddittoria o, ancora, se l’ignoranza è dovuta a interpretazioni contrastati e fuorvianti di tale norma.
In lingua italiana l’espressione è generalmente resa con la frase la legge non ammette ignoranza. La frase si trova anche nella forme Ignorantia iuris neminem excusat e Ignorantia legis neminem excusat ovvero l’ignoranza della legge non scusa nessuno.

L’ignoranza della legge generalmente non è scusabile, ma sono previste delle eccezioni a questo principio giuridico
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