Hic manebimus optime (“qui staremo benissimo”) è una frase latina che lo storico romano Tito Livio attribuisce a un centurione romano che l’avrebbe pronunciata, gridando, dopo l’incendio della città di Roma a opera dei Galli (390 a.C.) invitando il suo reparto a fermarsi nei pressi della Curia (la frase integrale è: “Signifer, statue signum, hic manebimus optime” ovvero, “Vessillifero, ferma l’insegna, qui staremo benissimo); le parole furono udite dai senatori che pensavano di trasferire la capitale a Veio e furono interpretate come una sorta di avvertimento divino contro quella intenzione.
L’espressione è stata ripresa in molte occasioni storiche (fu per esempio ripresa dal politico italiano Quintino Sella quando Roma divenne capitale d’Italia e anche utilizzata come motto da Gabriele D’Annunzio durante l’occupazione della città di Fiume) e talvolta viene utilizzata, con intenti scherzosi, per ribadire il fermo desiderio di non abbandonare un determinato luogo.

I centurioni erano uno dei gradi della catena di comando nell’Esercito romano, a capo di una centuria
Hic manebimus optime in politica
La frase è spesso utilizzata in politica in riferimento a determinati incarichi o posizioni. Di seguito alcuni esempi tratti da articoli di quotidiani diffusi a livello nazionale.
(“La calma momentanea dei mercati potrebbe finire già lunedì. Ieri girava la voce che il ministro dell’Economia si sarebbe dimesso dopo l’approvazione della manovra. Una voce smentita dai suoi collaboratori e da Tremonti stesso quando all’assemblea dell’Abi ha detto «hic manebimus optime»“; La Stampa, 14 luglio 2011).
(“«Si deve fare di più», ragiona il ministro. Le azioni «da oggi saranno sedici» con l’improvvisa svolta sulle privatizzazioni e le liberalizzazioni. Anche la politica fa capolino nel discorso di Tremonti. Con la citazione di Tito Livio «Hic manebimus optime» in risposta alle voci che lo danno dimissionario“; La Stampa, 13 novembre 2011).
(“Comincia la conta e l’opa sull’elettorato berlusconiano. Le parole di Formigoni, tra l’altro, fanno capire una serie di cose. Sono un altolà a chi pensa di contestare al Nuovo Centrodestra una presenza eccessiva nel governo con 5 ministri. Nessun rimpasto, quindi, hic manebimus optime“; La Stampa, 18 novembre 2013).
(“Hic manebimus optime, qui staremo benissimo. Citano il celebre verso del centurione romano dopo il sacco gallico, i due striscioni lunghi sei metri che cingono la fontana del Nettuno di via Medina, già recintata e pronta ad essere smontata e rimontata a piazza Municipio“; la Repubblica, 18 aprile 2014).
Nel 2016 l’allora premier italiano Matteo Renzi, durante una conferenza stampa fu protagonista di una piccola gaffe, sbagliò infatti la citazione dicendo: “Hic manebimus optimes” correggendosi però subito dopo.
Frasi celebri, motti e modi di dire – Locuzioni e frasi latine