Habemus papam è una notissima espressione latina il cui significato letterale è “abbiamo il papa”. Una volta terminato il concistoro (la riunione formale del Collegio cardinalizio della Chiesa cattolica), il cardinale decano annuncia al popolo in attesa l’elezione del nuovo papa pronunciando la seguente formula: “Nuntio vobis gaudium magnum: habemus papam, eminentissimum et reverendissimum dominum…”. L’annuncio è fatto dalla loggia centrale della basilica di San Pietro in Vaticano. Secondo quanto riportato dalla cronologia ufficiale della Chiesa cattolica, papa Francesco è il 266esimo pontefice della storia (è stato eletto il 13 marzo 2013 e si è insidiato sei giorni dopo).
Habemus papam – Uso nel linguaggio comune
La frase è spesso citata, in tono generalmente ironico, quando si trova, dopo faticose trattative, l’accordo sul nome di un candidato oppure, per estensione, quando si prende finalmente una decisione dopo lunghissime discussioni.
(Pd, mediazione di Martina: Delrio e Marcucci capigruppo di Camera e Senato. Il ministro dei Trasporti uscente presiederà il gruppo dem in Parlamento. Il fedelissimo di Renzi quello di Palazzo Madama. Evitata una nuova conta e una probabile spaccatura nel partito. Il segretario reggente: “Habemus papam“; la Repubblica, 27 marzo 2018).
In modo meno ironico e più scherzoso viene usata anche per felicitarsi con qualcuno dopo l’elezione a una carica di un certo prestigio.
Come detto, nel linguaggio quotidiano l’espressione è così comune da diventare anche il titolo di un film di Nanni Moretti (2011), Habemus Papam, interpretato dallo stesso Moretti con Michel Piccoli e Margherita Buy. Il film ha ottenuto molti riconoscimenti (un European Film Award, sette Nastri d’argento, tre David di Donatello, miglior film dell’anno secondo i Cahiers du cinéma.

Statua di papa Giovanni Paolo II, 264esimo papa della Chiesa cattolica (eletto il 16 ottobre 1978, insediato il 22 ottobre)
Frasi celebri, motti e modi di dire – Locuzioni e frasi latine