Fuoco di paglia è un modo di dire di comune riscontro nella lingua italiana, sia parlata che scritta; con tale espressione si fa riferimento a un qualcosa (un sentimento, un’idea, un progetto ecc.) che inizialmente sembra particolarmente promettente, interessante, intenso, di notevole importanza, ma che, nel giro di breve tempo, finisce nel nulla, rivelando quindi il suo scarso valore.
Il riferimento è al fuoco fatto con la paglia secca la cui fiamma, in effetti, è particolarmente impetuosa, vivida e vistosa, anche molto bella a vedersi, ma che si esaurisce in un tempo piuttosto breve.
(“Sono stato consulente di Bassolino per le arti contemporanee. Sono stato e sono il responsabile culturale della scelta degli artisti delle stazioni. La mostra al Pan non è un fuoco di paglia, ma è il frutto di un lavoro stratificato e di un successo che arriva da lontano“; la Repubblica, 23 aprile 2014).
Più raramente si dice anche di quelle notizie che si diffondono con grande rapidità, ma che si sgonfiano nel giro di brevissimo tempo.
In ambito sentimentale, di fatto, l’espressione è sinonimica di infatuazione, sbandata, cotta passeggera.
(«Liz ha scoperto che negli ultimi mesi Shane ha passato sempre più tempo a casa della ex moglie e si è fatta l’idea che fra i due ci sia molto di più che una semplice amicizia. Del resto, gli amici di lui avevano sempre pensato che quello per la Hurley fosse solo un fuoco di paglia e che presto o tardi Shane sarebbe tornato da Simone…»; Vanity Fair, 18 settembre 2013).
Amor di ganza, fuoco di paglia
L’espressione è presente anche in proverbio diffuso in Toscana: amor di ganza, fuoco di paglia (l’amore fra i giovani è intenso, ma molto breve); simile al proverbio genovese amô de zoventù, foeugo de paggia.
In inglese
In lingua inglese il medesimo concetto viene reso con l’espressione “a flash in the pan”.
People are waiting to see if our success has just been a flash in the pan (La gente aspetta di vedere se il nostro successo è stato solo un fuoco di paglia).

La paglia è un prodotto agricolo costituito dai fusti dei cereali alla fine della maturazione della pianta.