Cui prodest (a chi giova) è l’incipit di una frase pronunciata da Medea (una figura della mitologia greca) nell’omonima tragedia di Seneca (a. III, vv. 500-501): “Cui prodest scelus, is fecit” la cui traduzione in italiano è: “Ha commesso il crimine colui al quale esso giova“). Con lo stesso significato è utilizzata la meno nota espressione latina “Cui bono?” (Chi ne beneficia?).
L’espressione è spesso impiegata negli ambiti giuridico e politico, ma anche nel linguaggio comune, per significare che è necessario risalire alle cause per scoprire la verità; la si utilizza anche come elemento retorico per chiedersi chi siano gli effettivi beneficiari di una determinata azione (non necessariamente delittuosa).
“E tuttavia, al di là delle convenienze e dei calcoli immediati sul cui prodest, forse l’aspetto più rilevante della consultazione «federalista» è un altro“. (La Stampa, 23 ottobre 2017).

Medea, Giasone e il vello d’oro
Frasi celebri, motti e modi di dire – Locuzioni e frasi latine