Cosa fatta capo ha è un’espressione proverbiale che significa “una cosa fatta, non può essere disfatta, ovvero riesce al suo capo, al suo effetto”. La frase è citata nelle Istorie fiorentine di Niccolò Machiavelli.
Secondo la tradizione, la divisione dei fiorentini in guelfi e ghibellini nacque dall’offesa fatta agli Amidei da Buondelmonte dei Buondelmonti; questi, infatti, aveva promesso di sposare una ragazza della loro famiglia, ma dopo un ripensamento si unì a una ragazza dei Donati. Gli Amidei discussero di come vendicarsi di questa grave offesa, ma nessuno osava sostenere la decisione di uccidere colui che l’aveva recata; fu Mosca de’ Lamberti a convincerli come testimoniato da Machiavelli (Istorie fiorentine): “E benché alcuni discorressero i mali che da quella cosa dovessero seguire, il Mosca Lamberti disse, che chi pensava assai cose, non ne concludeva mai alcuna, dicendo quella trita e nota sentenza: Cosa fatta, capo ha.”
La frase è ancora oggi molto usata e la si pronuncia quando si vuole tagliar corto su eccessive titubanze o su discussioni ormai inutili su cose ormai accadute.

Tomba di Niccolò Machiavelli, Basilica di Santa Croce, Firenze