Cortina di ferro è un’espressione usata in modo figurato con il significato di “barriera di incomunicabilità” tra persone o popoli a causa di ideologie opposte, pregiudizi ecc.
Origine dell’espressione
Molti attribuiscono l’invenzione di questa metafora al premier inglese Winston Churchill (il corrispondente inglese è “iron curtain“) che la pronunciò nel marzo del 1946 per riferirsi alla separazione, sia territoriale che ideologica, esistente fra i Paesi dell’Europa orientale e quelli dell’Europa occidentale e venutasi a creare dopo la Seconda guerra mondiale; separazione che è durata fino al 1990.
In realtà (vedasi paragrafo successivo), l’espressione era già stata utilizzata da altri (per esempio da Joseph Goebbels e da Allen Dulles), ma fu soltanto dopo il discorso di Churchill che essa divenne universalmente popolare.
Cortina di ferro – I precedenti (Goebbels e Dulles)
Salvo prova contraria, il primo a utilizzare l’espressione fu Joseph Goebbels, il ministro della propaganda nazista. Il 26 febbraio 1945, sulla rivista Das Reich, il ministro aveva scritto “Se il popolo tedesco depone le armi, i sovietici, in base agli accordi presi da Roosevelt, Churchill e Stalin, occuperanno tutta l’Europa orientale e sud-orientale assieme a gran parte del Reich. Una cortina di ferro scenderà su questo enorme territorio controllato dell’Unione Sovietica, dietro la quale inizierebbe un massacro di massa col prevedibile plauso della stampa ebraica di Londra e New York“.
Sempre nel 1945 (il 3 dicembre), e quindi prima del discorso di Churchill, anche il diplomatico statunitense Allen Welsh Dulles fece ricorso all’espressione in suo discorso:
“È difficile dire cosa stia accadendo, ma in generale i russi stanno agendo appena meglio degli assassini. Hanno spazzato via tutta la liquidità. Le tessere per il cibo non vengono rilasciate ai tedeschi, che sono costretti a viaggiare a piedi nella zona russa, spesso più morti che vivi. Una cortina di ferro è discesa sul destino di queste genti ed è molto probabile che le loro condizioni siano veramente terribili. Le promesse di Yalta al contrario, probabilmente da 8 a 10 milioni di persone stanno venendo ridotte in schiavitù“.

Erroneamente, molti attribuiscono l’invenzione dell’espressione “cortina di ferro” al premier inglese Winston Churchill.
Di seguito alcuni estratti di articoli di noti quotidiani che riportano l’espressione.
(“La storia stava cambiando col profumo di salsicce e pancetta affumicata. Sembrava uno dei tanti barbecue socialisti, un po’ spartani. Invece il 19 agosto di vent’anni fa si stava spalancando la prima breccia nella Cortina di Ferro che divideva in due settori nemici la vecchia Europa. Sul confine con l’Austria, nei prati intorno alla città ungherese di Sopron, sulla strada da Sopron-Khida a St Margarethen, un gruppo di intellettuali del Forum democratico in odor di dissidenza organizzarono en plen air il «Primo picnic paneuropeo», invitando anche una delegazione di compagni della Germania Est. Per tre ore il confine tra Est e Ovest sarebbe rimasto simbolicamente aperto“; La Stampa, 21 agosto 2009).
(Alla fine degli anni Settanta, osservando gli uccelli, Kai Frobel si accorse del miracolo. Era cresciuto a Coburg, dalla parte occidentale della Cortina di ferro, dal lato che gli consentiva di avvicinarsi alla “Striscia della morte” senza entrare nel mirino dei Vopos, la famigerata polizia di frontiera della Germania est; la Repubblica, 12 settembre 2018).