Chi dorme non piglia pesci è un noto proverbio italiano di antica origine che significa che senza impegnarsi è impossibile riuscire a ottenere qualcosa.
Il proverbio è quindi una vera e propria esortazione a darsi da fare perché nulla si ottiene senza fare fatica.
Il saggio adagio prende a prestito la figura del pescatore che se vuole riuscire a pescare dei pesci non può permettersi di dormire, ma essere sempre vigile nell’attesa che essi abbocchino all’amo.
Lo stesso concetto è presente in una commedia di Tito Maccio Plauto, Rudens (La gomena) dove il commediografo romano scrive: “nam qui dormiunt libenter, sine lucro et cum malo quiescunt”, frase traducibile in italiano con “chi volentieri sta in letto, ci sta senza guadagno e con suo scapito”. Altri proverbi dal significato analogo a quello di “chi dorme non piglia pesci” sono “Chi non lavora non mangia”, “Chi non semina non miete” e “Chi si cava il sonno, non si cava la fame” (traduzione italiana del detto bergamasco Chi l’se scöd la sògn, no l’se scöd la fam).

Chi vuole fare una buona pesca non può permettersi di dormire; questo il senso letterale del proverbio chi dorme non piglia pesci; figuratamente, quindi, è un invito a impegnarsi se si ha intenzione di ottenere qualcosa