Carthago delenda est è una celebre frase latina attribuita a Catone il Censore (Marco Porcio Catone, 234 a.C. – 149 a.C.), un politico, militare e scrittore romano; la frase è spesso abbreviata con la formula “delenda Carthago” e significa “Cartagine deve essere distrutta”.
Carthago delenda est – Origine della frase
Catone il Censore era solito chiudere i propri discorsi al Senato romano – a prescindere dalla materia trattata – con questa frase: “Ceterum censeo Carthaginem esse delendam” (questa è la formulazione spesso indicata come originale e generalmente riassunta con l’espressione Carthago delenda est) il cui significato è “Inoltre, sono del parere che Cartagine debba essere distrutta”.
Il senatore romano era infatti convinto – e in effetti non a torto – che Cartagine fosse la peggiore minaccia per Roma; tale posizione però non era però condivisa dagli altri senatori che la ritenevano un’esagerazione, convinti com’erano che Cartagine fosse troppo lontana da Roma per rappresentare un reale pericolo. Quindi Catone – così si narra – un giorno si presentò in Senato con un cesto pieno di fichi che offri ai suoi colleghi del Senato; i frutti furono consumati in breve tempo e con molta soddisfazione dai senatori che ringraziarono il collega per il gesto gentile; a quel punto Catone, che era rimasto in silenzio mentre i senatori gustavano i fichi, spiegò loro che quei frutti, ancora freschi, provenivano da Cartagine; Catone voleva dimostrare che se i fichi, che sono frutti piuttosto delicati, potevano resistere al viaggio da Cartagine, la distanza fra le due città non era poi così lunga.
I senatori, dopo l’astuta dimostrazione di Catone, capirono che egli, in effetti, non aveva tutti i torti. Si arrivò quindi alla terza guerra punica e alla distruzione della città africana.
Nota – La durezza di Catone nei confronti di Cartagine rappresenta una sorta di eccezione nel pensiero politico del senatore romano; egli, infatti, aveva di norma un atteggiamento piuttosto moderato e prudente relativamente alle modalità di trattamento dei popoli sottomessi a Roma.
Carthago delenda est – Analisi grammaticale
La frase è spesso utilizzata per spiegare il costrutto noto come perifrastica passiva.
Il termine delenda è il gerundivo femminile del verbo dēlēre che significa cancellare, eliminare, distruggere (il gerundivo è un modo verbale della lingua latina che ha natura aggettivale e che è declinabile come qualsiasi altro aggettivo) e può essere tradotto come “da distruggere, da distruggersi”; quando il gerundivo è combinato con il verbo esse (essere) si ottiene un senso di necessità, di obbligo, da cui la classica traduzione “Cartagine deve essere distrutta”; in realtà, più letteralmente, dovremmo tradurre “Cartagine è da distruggersi”.

Le rovine di Cartagine si trovano all’interno dell’area urbana della moderna Cartagine, città tunisina situata a circa 16 km a nord-est di Tunisi.
Utilizzo nel linguaggio moderno
La frase è talvolta oggi utilizzata per fare riferimento all’assoluta necessità di prendere una determinata decisione, senza ripensamenti e senza temporeggiare.
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