Canta che ti passa è uno dei modi di dire più diffusi nella lingua italiana (è usato nei contesti non formali); il suo significato è piuttosto chiaro; sostanzialmente si tratta di un’esortazione a non spaventarsi e a cercare di dissolvere le proprie preoccupazioni attraverso il canto.
Sembra che l’espressione sia stata incisa su una roccia da un fante italiano nel corso della Prima guerra mondiale; un ufficiale italiano, Piero Jahier (poeta e scrittore genovese, 1884-1966) la riportò quale epigrafe di una raccolta (Canti di soldati); nella prefazione al libro si parla del “buon consiglio che un fante compagno aveva graffiato nella parete della dolina: canta che ti passa”.
Alcune fonti citano come frase dal significato simile una frase di Francesco Petrarca (Canzoniere XXIII, 4): Perché cantando il duol si disacerba; va però precisato che qui, in realtà, il verbo cantare ha il significato di “raccontare in versi”; non c’è un riferimento alla musica.

Cantare è spesso un buon metodo per allentare la tensione nervosa