Battere la fiacca è un’espressione usata, in contesti per lo più informali, con varie sfumature di significato; può infatti voler dire oziare, starsene in ozio, poltrire, scansare le fatiche come anche lavorare con grande svogliatezza. Per inciso, il termine fiacca è sinonimo di svogliatezza, fiacchezza. Dall’espressione è derivato anche il sostantivo maschile battifiacca, sinonimo di fannullone, scansafatiche.
Sull’origine di questo curioso modo di dire ci sono varie interpretazioni; una delle più accreditate è che si tratta di un’espressione gergale nata nell’ambiente militare piemontese ed era attestata nel Vocabolario piemontese-italiano del Gavuzzi (1891). In seguito, l’espressione si sarebbe diffusa a livello nazionale grazie al contatto fra militari provenienti da varie parti del Paese.
In lingua inglese, l’espressione è resa con il verbo frasale to slack off.

Uno dei significati di battere la fiacca è “lavorare svogliatamente”
Battere la fiacca – Frasi di esempio
Di seguito alcune frasi d’esempio dell’utilizzo dell’espressione tratte da articoli di quotidiani diffusi a livello nazionale.
(“Dall’altro lato è giustificata la preoccupazione dei Paesi forti che la potenza degli interventi faccia battere la fiacca ai governi dei Paesi deboli; dunque occorre stabilire dei vincoli politici“; La Stampa, 30 agosto 2012).
(“La guerra degli autovelox. Da quando a Rivoli hanno acceso l’impianto di corso Allamano, l’omologo a Grugliasco ha iniziato a battere la fiacca. Se a dicembre, in concomitanza con il nuovo flash rivolese, i dati si sono mantenuti alti, da gennaio è iniziata la discesa. Dai 1.046 sanzionati di fine anno si è passati ai 607 di gennaio, fino a precipitare ai 466 di febbraio“: La Stampa, 27 marzo 2012).
(“Elena, una dei tantissimi operatori sanitari impegnati nella lotta al coronavirus, non ha alcuna intenzione di battere la fiacca nonostante l’emergenza sanitaria stia mettendo a dura prova la tenacia che la contraddistingue“; Il Giornale, 10 marzo 2020).
(“Con buona pace di tutti i denigratori dei lavoratori pubblici, gli accusatori di quelli lì capaci solo di prendere lo stipendio e battere la fiacca. Ma quando mai? Sembra aver risposto loro Garulla quando ha preso in mano il pennello“; La Stampa, 15 febbraio 2012).