Avere la pazienza di Giobbe significa “essere particolarmente pazienti”, “sopportare con paziente rassegnazione ingiustizie, tribolazioni e molestie”. Si tratta di un modo di dire che, nelle sue variazioni, è spesso usato con tono scherzoso (“Per finire questo lavoro mi ci vorrà la pazienza di Giobbe!“).
Avere la pazienza di Giobbe – Origine dell’espressione
L’espressione è di origine biblica; Giobbe è il principale personaggio dell’omonimo libro dell’Antico Testamento e rappresenta la personificazione del giusto che, inchinandosi al volere di Dio, sopporta molte sofferenze e ingiustizie mentre i malvagi prosperano.
Giobbe era un uomo molto potente e possedeva molte ricchezze, ma viene messo alla prova da Dio che man mano gli toglie beni, salute e affetti. Ciononostante arriva ad affermare: “Dio ha dato, Dio ha tolto: sia benedetto il nome del Signore”.
Va comunque ricordato, per amor di precisione, che la proverbiale pazienza di Giobbe, evidente nei primi due capitoli del libro, sembra vacillare nel prosieguo del testo.

Chi è particolarmente paziente ha “la pazienza di Giobbe”
Esempi di utilizzo dell’espressione
Di seguito alcuni esempi di utilizzo dell’espressione tratti da quotidiani diffusi a livello nazionale.
(“«La bocciatura di un articolo del ddl Gasparri alla Camera è stato solo un incidente di percorso. Ho la pazienza di Giobbe»”; Il Corriere della Sera, 4 aprile 2003).
(“In panchina Ancelotti si arrabbia e dice a suo figlio David: “Chiama Ghoulam, subito”. Carletto ha più pazienza di Giobbe, ma non ce la fa più. Poi però la ragione riprende il sopravvento (vanno messi dentro gli attaccanti) e il portoghese arriva al 90′ di una delle sue più brutte partite”; Corriere dello Sport, 12 aprile 2019).
(“La biblica pazienza di Giobbe (per via della grande sopportazione alle tribolazioni, alle ingiustizie e molestie), stavolta viene applicata alla quotidianità dei romani. L’accostamento non è improprio viste le prove giornaliere che i cittadini dell’Urbe si trovano a superare puntualmente per andare al lavoro”; Il Messaggero, 15 giugno 2019).
(“Ci vuole davvero la pazienza di Giobbe per leggere (e reggere) il falò di vanità e fatuità del dibattito italiano”; Italia Oggi, 11 maggio 2016).